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lunedì, Maggio 13, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 15 Dicembre.

Accadde che:

1891 (132 anni fa): James Naismith, professore di educazione fisica, inventa la pallacanestro. Per far divertire i suoi ragazzi nei rigidi mesi invernali, si inventò un nuovo, semplice gioco da praticare in palestra: appese a un muro un cesto in vimini e invitò i giovani a tirarci dentro un pallone. Naismith prese spunto da un gioco della sua infanzia, Duck-ona-rock (anatra su una roccia), in cui la regola principale era il tiro a parabola di un sasso. In due settimane presentò al college il regolamento. La prima partita fu un tale successo che, in due settimane, Naismith formalizzò le regole base pubblicandole già nel gennaio 1892. Visto che inizialmente toccava prendere una scala per recuperare la palla che finiva nel cesto, si decise di tagliarne la parte inferiore. La classica retina sarebbe arrivata, invece, solo nel ‘900. Inizialmente, i giocatori erano 9 per squadra e il campo di gioco era la metà di quello odierno. Quanto al nome “basketball”, fu scelto da un allievo di Naismith, dopo che il maestro si era rifiutato di dare al nuovo sport il proprio nome. In caso contrario, oggi giocheremmo a “Naismithball”.

2017 (6 anni fa): le spoglie della regina Elena, moglie di Vittorio Emanuele III, penultima Regina d’Italia, vengono trasferite da Montpellier, dove è morta nel 1952, a 81 anni, al Santuario di Vicoforte Mondovì. In un comunicato stampa, la nipote Maria Gabriella di Savoia  ha ringraziato pubblicamente: “Il presidente della Repubblica Italiana  Sergio Mattarella che ha permesso il trasferimento in Italia”. La coppia reale visse 51 anni di matrimonio che, come ha ricordato Maria Gabriella di Savoia: ” Insieme agli italiani nella buona e cattiva sorte”. La cappella di Vicoforte è nota come mausoleo del duca Carlo Emanuele I, che fu tra i fautori della realizzazione del santuario sul finire del 1500 e l’inizio del ‘600. Elena, figlia del re del Montenegro, il 24 ottobre 1896 sposò il principe di Napoli Vittorio Emanuele, futuro re d’Italia, divenendo regina il 29 luglio 1900. Non ebbe peso attivo nella politica italiana e, dopo l’abdicazione del 9 maggio 1946, seguì il marito in Egitto; morto Vittorio Emanuele nel 1947, si trasferì in Francia.

Scomparso oggi:

1966 (57 anni fa): muore, a Burbank (Stati Uniti), Walt Disney genio assoluto del Novecento, un uomo che avrebbe regalato al mondo creature meravigliose, grazie sua infinita fantasia. Nato, a Chicago, il 5 dicembre 1901 cresce lavorando duramente nei campi, ed è forse per questo che l’infanzia felice e spensierata che Walter cita nelle sue opere rappresenta più il suo sogno che i suoi ricordi, caratterizzati da fatica e sudore. Nell’autunno del 1909 una serie di eventi portano la famiglia Disney a vendere la fattoria e trasferirsi a Kansas City. La vita nella grande città è sicuramente più dura: il padre si alza a notte fonda per la consegna dei giornali e Walt che gli dà una mano. Lui stesso ricorderà come talvolta si mettesse in un angolino della strada per dormire durante il lavoro, per poi poter seguire le lezioni scolastiche. In seguito, Walt trova lavoro come ritagliatore di immagini presso la “Kansas-City Ad”, società che si occupava di animazione. Durante quell’esperienza lavorativa, Walt intuisce che se fosse riuscito a far muovere quegli inermi pezzi di carta avrebbe rivoluzionato il mondo del disegno. Qualche tempo dopo, però, le cose cominciano ad andare male. Per ricostruire la vicenda bisogna fare un passo indietro: la Universal a quel tempo era di proprietà di Margareth Winkler, donna abile nella gestione degli affari. Ma le cose cambiarono quando la Winkler prese marito. La Universal passò di fatto nelle mani del suo sposo Walter Mintz, il quale ritenne opportuno ridurre i pagamenti e trattare tutti con il pugno di ferro. La produzione dei cartoni avveniva grazie ad un gruppo di animatori che Walt e il suo collaboratore Ub pagavano col denaro portato dai cartoni stessi; una volta tagliati i pagamenti non fu difficile per Mintz sottrarre forza lavoro a Disney. I soli a rifiutare di tradire Walt furono gli amici degli esordi: Les Clark, Johnny Cannon, Hamilton Lusky e, naturalmente Ub. Il gruppo decide di reagire al ricatto creando un personaggio tutto loro. Il miracolo viene intitolato “Plane Crazy”: il protagonista è un certo Mickey Mouse. L’idea rivoluzionaria è quella di aggiungere il sonoro e farlo parlare. Il 18 novembre 1928 quando nel Colony Teather di New York viene proiettato un film di guerra, seguito da un breve cartone animato, sarà un successo. Riceve il suo primo Oscar (ne seguiranno altri 31) nel 1932 per il film “Flowers and trees”. Il primo grande classico della animazione Disney risale al 1937: “Biancaneve e i sette nani”. Quando è morto, il governatore della California, il futuro presidente Ronald Reagan ha affermato: “Da oggi il mondo è più povero”. Walt Disney ha toccato i cuori, le menti e le emozioni di milioni di persone. Attraverso il suo lavoro ha portato la gioia, la felicità e i mezzi di comunicazione universali alla gente di ogni nazione.

 

 

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