Paride Leporace e Gianluca Passarelli hanno promosso, nei giorni scorsi, una petizione per intitolare l’aeroporto di Lamezia Terme a Corrado Alvaro. Noi abbiamo firmato la petizione e la sosteniamo. Non c’è alcun pennacchio e nessun provincialismo, né una guerra di bandiere, ed il fatto che Corrado Alvaro sia nato a San Luca, per questo giornale, non rappresenta altro che un motivo d’orgoglio.
Paride Leporace e Gianluca Passarelli hanno promosso nei giorni scorsi una petizione per intitolare l’aeroporto di Lamezia Terme a Corrado Alvaro.
In poco tempo hanno suscitato importanti adesioni. Hanno già firmato Alberto Barbera direttore della Mostra del cinema di Venezia e la proposta è stata sposata dal sindaco di San Luca che la condividerà con l’assemblea dei sindaci della Locride.
Noi abbiamo firmato la petizione e la sosteniamo. Non c’è alcun pennacchio e nessun provincialismo, né una guerra di bandiere ed il fatto che Corrado Alvaro sia nato a San Luca per questo giornale non rappresenta altro che un motivo d’orgoglio. Come dovrebbe essere per tutti i calabresi, al pari di altri grandi che questa terra ha espresso. Perché – vedete – il vero problema della Calabria è la sua identità, il suo sapersi raccontare e leggersi, il suo non disperdere radici e senso in inutili lotte di campanile (che, come è noto, ci sono state e ci sono). Paride Leporace nel rispondere su Facebook ad una osservazione ha scritto cosi’:’’…Abbiamo bisogno di costruire una comunità di calabresi che si riconosca nella Calabria. Nella comunità spaesata c’è chi è molto paesano. Tanti paesi non fanno una regione. Non abbiamo mai fatto la Calabria, non riusciamo a capire chi sono i calabresi’’.
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