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venerdì, Maggio 3, 2024
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Avventura di un’idea

Franco Crinò analizza la situazione politica dei comuni delle liste civiche, chiedendosi: “Quanti sindaci orientano il voto della propria comunità alle elezioni regionali e per il Parlamento?”

Franco Crinò

I Comuni sempre più spesso sono guidati da liste civiche. Condizione che per forza di cose attenua il partitismo, ma non dovrebbe togliere “azione” alla politica coerente e chiara con partito a fianco. Ed è ciò che accade al “civismo” praticato, di primi cittadini dedicati con successo al loro impegno. È anche vero che sempre di più il partitismo è soffocato o soffoca a discapito o a vantaggio ed è qui che la politica, che racchiude necessità, opportunismo (amoralità), mai potrà spogliarsi del tutto della sua componente ideale e rinnegare la rispettabilità e l’etica della sua natura. Sotto gli occhi di tutti sono anche le “serpentine” con cui alcuni pensano di fare il salto elettorale. “Si parvis magna”, “dalle piccole cose vengono le grandi cose” , posto che amministrare il proprio comune è già una gran cosa e che le altre ” corse” sono sempre più difficili. Comunque, nei consigli comunali  si formano classi dirigenti, è da lì che si deve ripartire. Operando con una visione ampia, raccontando una storia nuova, “un’altra storia”. Si deve prendere atto della misura del consenso, nei comuni ed in generale, ma bisogna pure fare l’analisi di come si raggiunge. Nel nostro comune riusciamo da tempo (tanto) ad amministrare con ottimi risultati, a garantire gli interessi collettivi, a fare primo eletto nelle votazioni di ogni livello il candidato della parte politica prevalente. Nella Locride dei sindaci, la maggioranza si dimostra di centro sinistra, alla Regione, però, si siede il centrodestra. Quanti sindaci orientano il voto della propria comunità per la Regione e per il Parlamento?  Se i comuni sono ben amministrati (… e il civismo prevale) ai sindaci  va un “evviva”, di più, va levata… un’ovazione quando si “affluisce” nel “combinato disposto”  amministratore – rappresentante di zona – militante/dirigente di partito . In realtà , spesso nemmeno l’imparzialità (?) delle altre istituzioni scoraggia  forme di ” localismo” , la ricerca di un consenso “per sé”, che un sindaco realizza  “alla bisogna” , dentro e fuori i confini comunali. Servono progetti che danno respiro al territorio: insieme con Officine delle Idee  e al Gal Terre Locridee e con la condivisione di Regione e Città Metropolitana noi abbiamo realizzato un progetto, che cristallizza una storia nefasta di regime, accentua il valore dei mosaici della Villa Romana,  interviene nel Borgo, “tra la libertà degli antichi e quella dei moderni”. Con le iniziative bisogna fare esperienza, unire la nuova mentalità, chi amministra deve farlo in maniera proficua, fare scelte politiche chiare, valorizzare il municipio e il territorio, a prescindere dal colore politico. L’avventura  politica affascina.

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