Non ci saranno le elezioni previste a giugno. L’Ente sarà gestito da una terna commissariale Come era previsto è stata accolta la proposta del Prefetto di Vibo Valentia.
Il consiglio dei ministri, riunito ieri sera ha deciso che su proposta del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, lo scioglimento del consiglio comunale, democraticamente eltto, del Comune di Tropea. Dopo il lavoro della commissione d’accesso agli atti inviata, il 16 ottobre scorso, dal prefetto di Vibo Valentia, Paolo Giovanni Grieco, per accertare eventuali ingerenze della criminalità organizzata sull’azione degli organi elettivi. La terna ispettiva-formata dal viceprefetto Roberto Micucci, dal comandante della Guardia di Finanza Carlo Alberto Zambito e dal vicecapo della squadra Mobile di Polizia Ludovico Tuoni- ha passato sotto la lente tutti gli atti emanati dall’Amministrazione in carica, dal 2018 ad oggi. L’esito, dunque, segna la fine del mandato del sindaco Giovanni Macrì e il suo Consiglio comunale, in carica dal 2018. Negli anni di amministrazione, molte situazioni sospette si sono create attorno all’esecutivo e all’assise civica: in primis ,lo scandalo “cimitero degli orrori”, emerso nel 2021, che ha visto coinvolti parenti stretti degli amministratori. Ma non solo. Non è la prima volta che sulla Perla del Tirreno aleggia lo spettro della mafia nell’Ente locale: il Comune era già stato sciolto nel 2016 – sotto la guida dell’allora primo cittadino, Giuseppe Rodolico – per infiltrazioni mafiose. Nella relazione che aveva portato allo scioglimento, figuravano anche l’attuale sindaco Macrì e alcuni assessori (che all’epoca sedevano in Consiglio tra le fila della minoranza). Avendo contezza di ciò, già nel 2020 l’allora presidente della Commissione antimafia, Nicola Morra, aveva invocato l’invio della commissione di accesso agli atti in Comune.
Salta quindi l’ appuntamento con le urne per i cittadini di Tropea. La gestione dell’ Ente sarà affidata ad una terna commissariale, che sarà nominata dal prefetto. Il provvedimento adottato dal Consiglio dei Ministri, dopo la controfirma del presidente della Repubblica, sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale unitamente alle motivazioni che hanno decretato lo scioglimento.