Presentati in Cittadella i dati del primo “Instant Tourism” realizzato dal Dipartimento Turismo della Regione Calabria, in una conferenza stampa dal presidente Roberto Occhiuto, dall’assessore Giovanni Calabrese dal dg Raffaele Rio.
L’analisi storica, inoltre, evidenzia come il primo quadrimestre del 2025 si configuri come il periodo più performante in termini di crescita tendenziale post-pandemica, sia sul fronte delle presenze che su quella dell’evoluzione degli arrivi.
La Calabria si conferma una delle mete più dinamiche del panorama turistico nazionale. Nei primi quattro mesi del 2025, la regione ha registrato risultati eccezionali: oltre 464 mila pernottamenti (+10,1% rispetto allo stesso periodo del 2024) e più di 224 mila arrivi (+10,4%), in netta controtendenza rispetto al calo nazionale.
Un segnale particolarmente incoraggiante arriva dal turismo internazionale, che ha visto un’impennata degli arrivi del 45,8% e delle presenze del 50,1%. La permanenza media si attesta sui 3 giorni, mentre il tasso di internazionalizzazione raggiunge il 32,4%, in forte crescita rispetto all’anno precedente. Germania, Canada, Polonia, Stati Uniti e Regno Unito guidano la classifica dei paesi d’origine.
Importante anche l’espansione del comparto extra-alberghiero, che cresce del 30,7% negli arrivi e del 21% nelle presenze. Questo trend evidenzia una domanda sempre più orientata verso soluzioni flessibili e personalizzate, che si affiancano al consolidamento degli hotel tradizionali.
Il profilo del visitatore calabrese? Principalmente uomo (66,6%), tra i 46 e i 65 anni. Molti viaggiano in gruppo (42,7%) e si muovono per motivi professionali (45,4%), seguiti da interessi culturali e balneari. La maggior parte degli spostamenti avviene in auto privata, seguita dall’aereo, segno che l’accessibilità resta una sfida strategica.
Questi risultati riflettono l’efficacia di politiche di promozione e infrastrutture più efficienti, e confermano la Calabria come destinazione sempre più attrattiva anche fuori stagione. Investire nella qualità dell’accoglienza e nella sostenibilità dei flussi sarà la chiave per consolidare questa crescita.