La mancanza d’acqua mette a rischio il comparto strategico, servono interventi concreti dalla Regione
L’allarme siccità in Calabria si fa sempre più pressante, con gravi ripercussioni sull’agricoltura, settore chiave per l’economia regionale. A lanciare il SOS sono il capogruppo del PD Mimmo Bevacqua e il vicepresidente del Consiglio Franco Iacucci, che chiedono alla Regione misure urgenti per scongiurare una crisi dai costi devastanti.
“L’agricoltura calabrese è sotto assedio – affermano Bevacqua e Iacucci – La siccità, aggravata dai cambiamenti climatici, sta mettendo a rischio le colture e il futuro stesso degli agricoltori. Non possiamo rimanere inerti di fronte a questa emergenza”.
I due esponenti del PD puntano il dito sulla giunta regionale, accusandola di immobilismo: “La Regione ha annunciato una rivoluzione nel settore idrico, ma ad oggi i risultati sono tangibili solo sulla carta. Serve un impegno concreto per fronteggiare la siccità, non parole vuote”.
Bevacqua e Iacucci chiedono di fare chiarezza sull’entità del problema e sugli interventi previsti dal Consorzio di bonifica. Inoltre, sollecitano l’impiego dei 32 milioni di euro stanziati dal Ministero dell’Ambiente per la gestione efficiente delle risorse idriche.
“Il sostegno agli agricoltori calabresi non può essere solo un proclama – concludono Bevacqua e Iacucci – Servono azioni concrete e tempestive per scongiurare una crisi che potrebbe avere conseguenze gravissime per l’economia e l’occupazione nella nostra regione”.
La situazione nelle campagne calabresi è drammatica: i fiumi sono in secca, i pozzi azzoppati, le colture appassite. Senza interventi immediati, il rischio di un disastro per l’agricoltura diventa concreto. La Regione è chiamata ad assumersi le proprie responsabilità e a mettere in campo tutte le misure necessarie per salvare un settore vitale per la Calabria.