Lunedì 12 giugno si è svolta nella sala del consiglio Comunale di Siderno, l’assemblea sulla ristrutturazione della casa della salute (Comunità) di Siderno, con la presenza della dirigente Lucia Di Furia, Direttore Generale Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria.
Dopo due anni di melina da parte dell’ASP, si comincia a vedere il piano di ristrutturazione, in parte ridotto, causa aumento dei costi e il tempo trascorso, rispetto al bando del 2021.
Vari interventi da parte dei rappresentanti dei Comitati di Siderno presenti, di alcuni medici presenti, e anche di alcuni Sindaci della Locride e della Piana.
Buona anche la presenza dei cittadini sidernesi, dopo due anni di silenzio assordante, malgrado il Comitati abbiano incontrato varie volte i rappresentanti dell’ASP e continuato nella loro iniziativa perchè tutto non finisse nel dimenticatoio.
Finalmente un incontro in cui Comitati, cittadini e sindaci si sono parlati.
In tutti l’esigenza di lavorare insieme, per affrontare tutte le problematiche inerenti la sanità Locridea, che comprende la Casa della Salute di Siderno, l’Ospedale di Locri, l’Ospedale di Comunità di Gerace e le Case di Comunità dei Comuni.
Gli interventi hanno rimarcato l’esigenza di lavorare in concordia, senza chiudersi a guardare al proprio particolare, ma confrontarsi a riscrivere le esigenze della Sanità del territorio, e di tutta la città metropolitana.
La dirigente Di Furia ha presentato le due ipotesi sui quali la società progettista ha spalmato i servizi, che saranno presenti alla fine dei lavori.
La prima che prevede la ristrutturazione dell’edificio che guarda su piazza Sorace, cioè dove c’è l’ingresso alla struttura, con lavori dal seminterrato al secondo piano, esclusi interventi sul terzo piano.
L’intervento interesserebbe la zona centrale, tutta l’ala che guarda a Gioiosa e una piccola area dell’ala lato Locri.
La seconda prevede l’utilizzo dell’edificio lato monte (zona vaccinazioni) e la costruzione di un ulteriore edifico agganciato all’attuale, ampliando la zona di ingresso.
La superficie complessiva occupata da entrambi i progetti è di circa 2.500 mq, con gli stessi servizi.
Si è affrontato anche il problema dei servizi attualmente presenti, quelli necessari che vengano attivati e anche della strumentazione mancante.
Ribadito anche il concetto che i lavori non debbono bloccare le prestazioni fornite, che dovranno continuare nella sede attuale.
Una discussione pacata tra tutti i presenti, che potrebbe essere un inizio di una nuova partecipazione di tutti gli attori per il rilancio della Sanità, che possa offrire opportunità di lavoro, una sanità efficiente e trasporti per favorire il turismo.
Speriamo che la Locride torni ad essere protagonista del proprio futuro, senza attardarsi in infinite discussioni, in cui l’appartenenza politica non sia un freno per le richieste al Governo Centrale e Regionale, invece di occuparsi delle problematiche del territorio e dei cittadini.
La discussione tra sindaci e Comitati è proseguita dopo l’assemblea, l’ipotesi che sembra quella più gradita è quella di implementare le strutture sul lato mare, su quattro piani.
Alla fine della riunione si è deciso di fare un nuovo incontro per affrontare le problematiche relative all’Ospedale di Locri, con la presenza del Direttore generale Di Furia.
Tra due anni potremmo farci curare a Siderno?
Sarà compito dei Comitati, dei Sindaci e dei cittadini non avere più pazienza.