fbpx
giovedì, Marzo 28, 2024
spot_img
HomeApprofondimentiEntro il 2030 i vaccini mRna contro cancro e infarto

Entro il 2030 i vaccini mRna contro cancro e infarto

La casa farmaceutica Moderna ha rilasciato un’intervista al Guardian in cui ha affermato che entro 5 anni l’azienda sarà in grado di offrire vaccini a mRna per diversi tipi di tumore e per “tutte le aree patologiche”. La farmaceutica, infatti, è fiduciosa di poter avere pronti terapie a mRNA contro il cancro, le malattie cardiache, autoimmuni, respiratorie ed altre, tra cui malattie rare, entro il 2030.

Si tratta di un’accelerazione della ricerca dovuta all’esperienza derivata dai vaccini anti-Covid. A causa della pandemia, infatti, si è appreso il funzionamento del vaccino basato su Rna messaggero, nato proprio nell’ambito della ricerca di un vaccino contro il cancro che, ad oggi, ha avuto un’accelerazione incredibile tanto che c’è chi ritiene che in un anno e mezzo si siano compressi i progressi di 15 anni.

Quattro mesi fa Moderna e Msd avevano diffuso i dati preliminari su un vaccino a mRNA personalizzato, combinato con l’immunoterapia, contro il melanoma e a febbraio è arrivato il via libera della Fda.

Si parla di vaccini terapeutici (non preventivi), che insegnano al sistema immunitario a riconoscere il nemico, che sia questo un virus, un batterio, una cellula tumorale già presente o molecole alla base di altre patologie. Questi vaccini non vanno bene per tutti, ma saranno appunto personalizzati e realizzati su misura.

Tramite biopsie e grazie a un algoritmo saranno identificate le mutazioni delle cellule tumorali che non sono presenti in quelle sane e che guidano lo sviluppo del tumore attivando il sistema immunitario. L’informazione acquisita serve a sintetizzare in laboratorio l’Rna messaggero (mRna) con le istruzioni per innescare la risposta immunitaria. Una volta iniettato il vaccino l’mRNA viene tradotto in parti di proteine identiche (antigeni) a quelle che si trovano sulle cellule tumorali. Oggi Moderna sostiene che siamo davvero vicini a portare tutto questo al prossimo step: la pratica clinica.

Prima di poter essere effettivamente inoculati nel paziente, però, deve esserci assoluta certezza dell’identificazione della mutazione giusta da utilizzare.

Non si arriverà a una soluzione definitiva contro il cancro e, in questo momento, non sarebbe giusto dare false speranze, ma il grande sforzo e gli investimenti che si stanno facendo promettono di dare grandi risultati.

 

 

 

- Spazio disponibile -
- Spazio disponibile -
- Spazio disponibile -
ARTICOLI CORRELATI
- Spazio disponibile -

Le PIU' LETTE

- Spazio disponibile -