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giovedì, Maggio 2, 2024
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Giornata della Memoria: Io vedo la posizione dell’Anpi come vergognosa

Di Francesco Salerno

 

Si avvicina il Giorno della Memoria e l’Anpi (associazione nazionale partigiani italiani) se ne è uscita con quello che io ritengo essere un vergognoso comunicato che riporto di seguito:

“È un errore gravissimo mettere sullo stesso piano la Shoah e altre, pur terrificanti, vicende di oggi

Il riferimento, come poi spiegato in nota, è al genocidio in corso contro il popolo Palestinese ad opera di Israele. Per l’Anpi, dunque, non si possono comparare le due cose… E perché?

Una bambina ebrea gettata in una camera a gas è forse diversa da un bambino palestinese fatto saltare in aria?

I proclami nazisti sono forse peggiori di quelli sionisti? Eppure, tutti e due parlano di superiorità razziale, colonialismo e volontà di massacrare un popolo.

In cosa, pertanto, è diverso?

“Essi non sono umani, sono peggio degli animali, non meritano nemmeno di vivere”.

Questa frase non è di Himmler, ma del ministro dell’istruzione israeliana e si riferisce ai palestinesi. Affermazioni simili sono state enunciate da diversi membri del governo israeliano. Da chi ha dichiarato di voler vedere Gaza ridotta ad un parcheggio (vedi ex ambasciatore israeliano in Italia) a chi ha paventato l’idea di un’atomica sui rifugiati palestinesi.

La volontà di sterminare un intero popolo è, non solo evidente, ma anche dichiarata, checché ne dica il Tajani di turno che farebbe molta più figura a tacere su tali questioni.

E, dunque, lo richiedo, in cosa sono diversi?

Molti eredi di famiglie internate nei lager nazisti hanno pubblicamente dichiarato che l’operato di Israele, in questo momento, è identico a quello del regime nazista, vi basti andare su internet per trovarne a decine. Io stesso, conoscendo tali persone, l’ho sentito ripetere più e più volte.

All’Anpi però tutto ciò non interessa molto vista la loro presa di posizione. Dicono di farlo nel rispetto dei morti della Shoa. Ebbene è esattamente l’opposto. La loro dichiarazione offende e umilia quei morti e i loro discendenti.

I nazisti e il loro olocausto non sono un unicum della storia. Spiace dover dare questa notizia sconvolgente ai vertici Anpi che, malati di protagonismo come sono, evidentemente non vogliono accettarlo. Che vadano dai ruandesi a dirlo: un milione di morte in 90 giorni tra l’indifferenza generale. Vadano a dirlo ai milioni di morti in Iraq per una guerra finta, o in Afghanistan, o ai crimini di guerra in Vietnam con intere scolaresche messe al muro e fucilate dai marines.

Vadano a dirlo alle madri e ai padri dei bimbi palestinesi fatti a pezzi da Israele che il loro massacro, per quanto terribile, non è paragonabile a quello perpetrato dai nazisti.

No, il mio non è buonismo o qualunquismo, è una constatazione dei fatti. Ogni operazione di pulizia etnica, ogni atto con chiaro intento genocida va equiparato a ciò che subirono gli ebrei sotto i nazisti. Non vi possono essere due pesi e due misure dinnanzi alla volontà di sterminare un intero popolo…

Ma all’Anpi non sono nuovi alle cronache e sono certo che troveranno cento buone ragioni per continuare in questa che io ritengo vergognosa presa di posizione che li vede, almeno secondo loro stessi, come gli unici araldi del bene contrapposti al più grande male mai esistito sul pianeta: il nazismo.

Beh, non è così. Il nazismo non è stato un unicum e, purtroppo mai lo sarà, ma capisco che loro sentano il bisogno di portare avanti tale concezione in modo da potersi sentire ancora importanti e speciali.

Li lascio, dunque, a crogiolarsi nella loro finta morale e nel loro triste sentimento di superiorità che, sono certo, verrà ben rifocillato durante le manifestazioni prossime.

Per quanto mi riguarda, ritengo che ogni genocidio sia sullo stesso livello, non importa l’identità del carnefice, i mezzi utilizzati o il numero dei morti.

Un genocidio è un genocidio.

Chi aggiunge altro a questo non è meritevole di alcuna considerazione.

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