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sabato, Aprile 20, 2024
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I Mondiali in Qatar: le lezioni di civiltà da apprendere

Durante i Mondiali in Qatar, i tifosi giapponesi Al termine dell’incontro i tifosi del Sol Levante si sono fermati a ripulire le gradinate lasciate sporche dagli altri spettatori. Un gesto che dovrebbe essere commentato nelle scuole, in particolare durante l’ora di Educazione civica.

I mondiali di calcio in Qatar stanno per consegnarci i verdetti finali e a ridisegnare il nuovo Olimpo del pallone. Ma oltre alle prodezze calcistiche degli atleti sui manti erbosi spettacolari del paese mediorientale, colpiscono i gesti dei calciatori e ciò che avviene sugli spalti.

La nazionale iraniana, in segno di protesta contro il loro Paese per le violenze esercitate sulle donne, si rifiuta di cantare l’inno nazionale sfidando il potere dispotico degli Āyatollāh; i giocatori della nazionale tedesca si tappano la bocca in segno di protesta contro l’omofobia, perché non condividono il “no” della FIFA ad indossare le fasce di capitano “One love”; la nazionale inglese si inginocchia per protestare contro il razzismo (gesto che viene ripetuto in ogni occasione dopo la morte di George Floyd nel 2020). Si tratta di gesti che urlano al mondo lo stato in cui versano i diritti umani in tutti i Paesi, al di là della loro collocazione geografica.

Ma è del gesto dei tifosi giapponesi (ripreso senza alcun clamore mediatico dai tifosi del Marocco) che vorrei richiamare la vostra attenzione e la necessità di riproporre questi filmati nelle scuole da far commentare, in particolare, nelle ore di Educazione Civica.

Allo stadio Al Bayt, si disputava la partita dell’Ecuador con i padroni di casa. Non giocava la nazionale giapponese, ma la tifoseria giapponese era presente per l’inaugurazione dei mondiali. Al termine dell’incontro i tifosi del Sol Levante si sono fermati a ripulire le gradinate lasciate sporche dagli altri spettatori e hanno spiegato il loro gesto con queste parole: “Un giapponese non lascia mai dietro a sé l’immondizia. Noi rispettiamo il luogo che ci ospita”.

Altro che parole e ore di Educazione Civica!

Un gesto del genere è una lezione che vale un intero programma. Infatti, il gesto è stato ripreso ad esempio dai tifosi del Marocco, anche se la stampa ne ha parlato poco… Ma questa è un’altra storia!

Vito Pirruccio

 

 

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