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giovedì, Maggio 2, 2024
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I pastori e gli incendi

È ripresa la piaga degli incendi in Calabria, mentre al Parco Nazionale della Sila di Lorica, alcuni giorni fa, ha preso il via la Terza edizione del progetto “Pastori Custodi 2023”. Essi svolgeranno un ruolo fondamentale per la previsione, prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi, affiancando le squadre antincendio e gli Enti preposti.

 È ripresa la piaga degli incendi in Calabria, mentre una giornata di grande valore nella sede del Parco Nazionale della Sila di Lorica alcuni giorni fa, ha cercato di parlare al futuro e al presente, con due incontri dedicati alla prevenzione e alla custodia dei boschi. Il presidente del Parco, Francesco Curcio e il Direttore, Ilario Treccosti, insieme ai “pastori custodi” silani hanno, infatti, rinnovato l’impegno dell’ente nel portare avanti il protocollo d’Intesa, siglato ormai tre anni fa. Grazie anche al presidente del Gal Kroton Natale Carvello prende così avvio la Terza edizione del progetto “Pastori Custodi 2023”. Ad oggi sono 47 gli allevatori che sono stati selezionati e che presto saranno formati ed informati sulle attività e le funzioni da svolgere. Anche quest’anno i “Pastori Custodi” svolgeranno un ruolo fondamentale per la previsione, prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi, affiancando le squadre antincendio e gli Enti preposti. Accanto a queste attività importanti saranno svolte altre azioni rilevanti quali la custodia, salvaguardia e tutela della biodiversità, nonché delle tradizioni e della cultura agro silvo pastorale silana. Al centro del progetto la valorizzazione della professione del Pastore, mestiere antichissimo da tramandare, un vero e proprio custode del parco, che, grazie alla sua presenza quotidiana e capillare svolge sul territorio una vera e propria attività di sentinella ambientale, territoriale e sociale di straordinario valore. Un Protocollo nato tre anni fa, grazie al quale è stato anche possibile mappare dei ruderi e dei “tratturi” legati alla tradizione della Transumanza. Una rete in grado di valorizzare un’antica professione, mettendo a sistema una “rete di pastori e agricoltori”, come attori principali del territorio, elemento peculiare e caratteristico della comunità e dei territori del Parco. L’agricoltura e l’allevamento costituiscono il legame inscindibile tra la tradizione rurale e l’uomo, che diventa custode del paesaggio e produttore dei più noti e prestigiosi prodotti della tradizione. “Anche quest’anno, i nostri boschi avranno i loro custodi, delle vere e proprie sentinelle che sorveglieranno il nostro altopiano attuando un’opera di prevenzione e tutela ambientale. La figura del “pastore custode” è in possesso di una profonda conoscenza del territorio, in grado di custodire e salvaguardare il patrimonio ambientale in cui opera”, dice il Presidente Curcio. Nel pomeriggio un ulteriore incontro ha segnato l’impegno costante dell’Ente per la tutela e la protezione del patrimonio naturalistico dell’altopiano. Sul fronte incendi c’è poi il coordinamento delle associazioni del territorio coinvolte nel servizio AIB 2023, per la prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi. Sono tante le associazioni impegnate nella tutela dei boschi, inserite all’interno del Piano di Previsione e Prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi ed ognuna dovrà “custodire” e presidiare una zona del Parco la suddivisione delle diverse zone. L’Ente Parco diventa così attore attivo e protagonista, vigila con attenzione su un patrimonio di inestimabile bellezza, custodito da coloro che lo popolano e lo vivono giornalmente. Mai scordarsi di quello che solo pochissimi anni fa ha passato la Calabria arsa dalle fiamme da nord a sud e che sembra ora riproporsi in tutta la sua drammaticità.

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