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Il concerto: Domani sera a Pescara si esibirà un figlio della Locride

Concerto di pianoforte a Pescara per Luca Filastro, riconosciuto attualmente come uno dei pianisti jazz più completi della scena italiana ed internazionale, figlio di Franco noto medico di Locri.

La Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara” di Pescara annuncia il prossimo concerto di Luca Filastro, al pianoforte, previsto per venerdì 3 febbraio alle ore 21 al Teatro Massimo.

Il padre Franco è noto medico di Locri che lavora da anni in provincia di Catanzaro, e tutta la famiglia Filastro è molto conosciuta a Locri e non solo.

Luca Filastro è pianista e arrangiatore. Il suo approccio al pianoforte, e quindi alla musica, che avviene all’età di cinque anni, è leggero e giocoso ed il suo talento gli consente di avvicinarsi rapidamente alla musica jazz con naturale facilità.

La crescente passione per il pianoforte e l’interesse per la musica in tutte le sue forme artistiche lo porta, all’età di tredici anni, all’incontro con il Maestro Paolo Pollice che lo condurrà nel tempo al conseguimento del diploma classico di pianoforte al conservatorio.

La naturale predisposizione per la musica jazz e quindi per l’improvvisazione, lo spingono a perfezionarsi autonomamente sempre di più. In quest’ottica si inquadra il suo trasferimento nella capitale, città che lo renderà nel tempo noto a tutti i maggiori professionisti di questa musica con i quali ha modo di intessere fruttuosi scambi artistico-intellettuali.

La sua ampia attività concertistica in tutto il mondo lo vede impegnato in esibizioni come solista in piano solo, con il suo trio e con il suo quartetto; ma anche in formazioni più ampie come la “Luca Filastro Orchestra” delle quali è arrangiatore e direttore.

Luca Filastro è riconosciuto attualmente come uno dei pianisti jazz più completi della scena italiana ed internazionale, avendo sintetizzato nel proprio personalissimo stile musicale la tradizione tramandata dai grandi maestri della storia del jazz e la sua eclettica personalità artistica.

La sua ampia produzione discografica si esprime nell’ultimo anno (2021) nel lavoro “Don’t Blame Me”, opera in piano solo, nella quale si cimenta nell’esecuzione di alcuni dei più bei brani tratti dai songbook americani (Gershwin, Kern, Van Heusen, sono alcuni dei grandi compositori delle splendide melodie contenute nell’album), in una rivisitazione arricchita attraverso tutta l’esperienza musicale ed emozionale coltivata e poi raccolta fino ad ora nella sua carriera.

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