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sabato, Ottobre 5, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 31 Agosto.

Accadde che:

1888 (136 anni fa): Jack lo Squartatore inizia a uccidere delle donne: Mary Ann Nicholls è la sua prima vittima trovata in Buck’s Row, a Londra. Il nome è tratto da una lettera, pubblicata al tempo delle uccisioni, indirizzata alla Central News Agency da un anonimo che si dichiarava l’assassino. A Jack lo squartatore sono state attribuite ufficialmente cinque vittime, mentre il numero di omicidi ricondotti dagli studiosi alla sua attività criminale varia tra quattro e sedici. Il suo modus operandi prevedeva vittime scelte esclusivamente tra prostitute, che assassinava tramite sgozzamento, per poi infierire sui loro corpi mutilandoli. Le teorie sull’identità, proposte anni dopo gli omicidi, hanno incluso praticamente chiunque fosse stato collegato, anche lontanamente, al caso, così come molti personaggi famosi, che non erano mai stati considerati nelle indagini della polizia vittoriana. Nel 2014 alcuni giornali hanno riportato che dalla comparazione del DNA ricavato dal sangue rappreso su una sciarpa trovata vicino la quarta vittima, Catherine Eddowes, e i discendenti dei sospettati, si era arrivati a identificare con certezza l’assassino in un barbiere ebreo-polacco di nome Aaron Kosminsky. L’uomo ha trascorso la parte finale della sua vita in un manicomio a causa della sua schizofrenia ed è morto nel 1919 per una cancrena alla gamba.

1920 (104 anni fa): viene trasmesso, a Detroit, quello che viene considerato il primo radiogiornale al mondo. È passato alla storia per aver radicalmente cambiato quello che era il modo di fruire l’informazione. L’idea del giornale radio venne alla famiglia Scripps che aveva fondato, anni prima, “The Detroit News”, uno dei più importanti giornali della città. Proprio nel 1920, gli Stripps decisero di autorizzare il giornale ad avviare quest’iniziativa per evitare che altre compagnie li destituissero dalla loro posizione dominante nel mercato dell’informazione. Così in vista dell’election day, gli Stripps decisero che i risultati delle elezioni sarebbero stati dati via radio. Il giorno dopo si leggeva ovunque che “il risultato delle elezioni, inviate del «Detroit News» tramite radio, è stato un momento di pieno di romanticismo e di certo passerà alla storia come una delle maggiori conquiste dell’uomo”. La radio degli Stripps è stata poi acquistata dalla Cbs che tutt’oggi la trasmette con un palinsesto totalmente dedicato 24 ore su 24 alle news. L’idea nel corso degli anni è stata copiata in tutto il mondo, con diverse radio che trasmettono esclusivamente informazione, ed altre che trasmettono radiogiornali nel corso della giornata.

Scomparsa oggi:

1997 (27 anni fa): muore in un incidente stradale, a Parigi, Lady Diana Spencer Principessa di Galles. Nata, a Sandringham (Regno Unito), il 1º luglio 1961 è stata dal 1981 al 1996 consorte di Carlo, principe di Galles, erede al trono del Regno Unito. Dopo il divorzio dal coniuge, mantenne il titolo di Principessa di Galles, ma senza il trattamento di Altezza Reale, pur rimanendo membro ufficiale della famiglia reale come madre del futuro re, fatto verificatosi per la prima volta nella storia della famiglia reale britannica. Sull’incidente d’auto sotto il ponte de l’Alma si è detto molto: due inchieste, una francese e una britannica, sono state aperte per cercare di capire le ragioni della morte di Diana, del compagno di allora Dodi al-Fayed e del loro autista Henri Paul. La versione ufficiale è che il livello di alcol nel sangue di Paul fosse molto alto e che sia stato questo a provocare la perdita del controllo della macchina, fino allo schianto nel tunnel. Da subito, però, ci sono state tantissime persone che hanno parlato di complotto. Il primo sostenitore, di queste teorie, è stato Mohamed al-Fayed, padre di Dodi, che per anni si è battuto per raccontare la sua verità, costringendo la polizia britannica a iniziare un’indagine su tutte le teorie del complotto esistenti per verificarne la verità. Una delle più accreditate è che la principessa di Galles fosse incinta di Dodi, una sfida troppo grande per la famiglia reale, che non avrebbe mai accettato l’arrivo di un bambino figlio di un uomo musulmano che sarebbe diventato il fratellastro del futuro re William. L’autopsia, però, ha rivelato che Diana non era incinta ai tempi dell’incidente e che non lo era stata neanche nei mesi precedenti. Tuttavia, la stessa Diana, aveva paura di essere uccisa. Nel 1996, convinta che la sua fine sarebbe arrivata presto, scriveva: “Sono seduta qui alla mia scrivania oggi, desiderando che qualcuno mi abbracci e mi incoraggi a rimanere forte e a tenere la testa alta. Questa particolare fase della mia vita è la più pericolosa. Mio marito sta pianificando un guasto ai freni nella mia automobile per causarmi un gravissimo trauma cranico“. Il figlio Harry ha dichiarato, da sempre, che ad uccidere sua madre sono stati i paparazzi. Nessuna delle teorie complottiste, tuttavia, è stata mai provata.  A distanza di 27 anni si ritorna a parlare della morte della principessa Diana in una docuserie intitolata, ‘Who Killed Diana?’. Il progetto, in tre parti, è opera di EverWonder Studio in collaborazione con Empress Films, la società dietro anche i documentari di Netflix, ‘Depp vs. Heard’ e ‘The Mystery of Marilyn Monroe’. La nuova serie fa parte di un franchise che ha l’obiettivo di esaminare le tragiche morti di personaggi iconici portando allo scoperto nuove informazioni sulle circostanze.
‘Who Killed Diana?’, sotto la regia di Emma Cooper, presenterà rare ed inedite interviste con persone chiave, connesse all’incidente, che portò alla morte di Diana a soli 36 anni.

 

 

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