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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 25 Settembre.

Accadde che:

1912 (112 anni fa): viene fondata, a New York, la scuola di giornalismo della Columbia University, grazie alla donazione di 2 milioni di dollari lasciata da Joseph Pulitzer. Si tratta dell’unica scuola di giornalismo nella Ivy League, ed è una delle più antiche del mondo. Oltre ai regolari corsi di laurea, a partire dal 1917, l’università ospita e premia i propri studenti con i premi Pulitzer, che riguardano gli studi in vari campi, quali il giornalismo, la letteratura, la poesia, la musica, la storia e il teatro. Per uno studente, ricevere un premio Pulitzer è un momento molto significativo, in quanto, si tratta di un premio di eccellenza.

2005 (19 anni fa): il diciottenne Federico Aldrovandi muore pestato a sangue dalla polizia. Quella sera, Federico appena tornato da una serata al ‘Link’ di Bologna, era brillo ma non ubriaco e si imbatte nella volante della polizia con a bordo gli agenti Enzo Pontani e Luca Pollastri. Qualcosa nel suo comportamento attira l’attenzione dei poliziotti che lo fermano, ed inizia una colluttazione due contro uno. Poco dopo chiamano in soccorso la volante “Alfa 2”, con a bordo Paolo Forlani e Monica Segatto, gli agenti diventano quattroe riprendono a colpire con dei manganelli il ragazzo. Alle 6 e 20 sul posto arrivano i medici del 118 e trovano un ragazzo riverso a terra, con le mani ammanettate, il corpo ricoperto di ecchimosi e il viso stravolto. Federico è morto. Solo cinque ore dopo l’arrivo dell’ambulanza i genitori del ragazzo vengono informati di quanto è successo. Si parla di overdose, ma alla vista del corpo del loro ragazzo, gli Aldrovandi cominciano a temere che a uccidere il loro figlio non sia stata affatto la droga o un malore, ma un brutale pestaggio. I segni raccontano di botte violentissime, tanto da spaccare i manganelli, lesioni che non si giustificano con le spiegazioni che medici e poliziotti danno loro. A confermare i sospetti dei familiari di Federico, arrivano poi le testimonianze degli amici che lo hanno accompagnato a pochi passi da casa. I ragazzi raccontano che Federico aveva bevuto poco, ed era completamente lucido e padrone di sé quando lo hanno lasciato a pochi metri da casa. Ci sono voluti tre anni di processo e la battaglia dei genitori perché la sua morte venisse riconosciuta come omicidio e i quattro agenti che lo hanno massacrarono fossero condannati, ma solo a tre anni di carcere.

Scomparso oggi:

1979 (45 anni fa): muore, a Palermo, assassinato dalla mafia, Cesare Terranova giudice. Nato, a Petralia Sottana (Palermo), il 15 agosto 1921 entrò in magistratura nel 1946. Nel 1958 si trasferì a lavorare dal tribunale di Patti a quello di Palermo. Qui avviò i primi grandi processi di mafia contro Luciano Liggio e altri boss di Corleone. Il giudice intuì la pericolosità della nuova leva detta dei “viddani”, che avevano sterminato Michele Navarra e i suoi fedelissimi, sostituendosi a loro. E non solo: comprese anche la trasformazione della mafia siciliana. Insomma, fu il primo magistrato a mettere per iscritto nella sentenza istruttoria per la strage di viale Lazio, avvenuta il 10 dicembre 1969, che gli amministratori comunali di quel tempo rappresentavano il centro propulsore della nuova mafia. Negli anni Sessanta, istruisce i principali processi di mafia. Poi viene eletto al Parlamento come indipendente nelle liste del Pci ed entra a far parte della Commissione antimafia. Per il suo delitto è stato incriminato Luciano Liggio, poi assolto. In seguito, sono stati condannati come mandanti i capi della cupola. Dopo la morte del marito, nel 1982, la vedova Giovanna Giaconia partecipò alla fondazione dell’Associazione donne siciliane per la lotta contro la mafia, di cui fu da subito presidente.

 

 

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