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giovedì, Marzo 28, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 2 Febbraio.

Accadde che:

1709  (313 anni fa): Alexander Selkirk viene salvato dal naufragio su un’isola deserta. La sua storia ispirerà il libro “Robinson Crusoe” di Daniel Defoe. Visse da naufrago per quattro anni e quattro mesi, dopo essere stato abbandonato dal suo capitano nei mari del sud dell’Oceano Pacifico su un’isola deserta, facente parte dell’arcipelago Juan Fernández. Selkirk rimase inizialmente sul litorale dell’isola, per paura dei suoni provenienti dall’entroterra, che pensava fossero emessi da bestie feroci. In questo primo periodo, si riparò in una piccola caverna, cibandosi di aragoste, molluschi e scrutando ogni giorno l’orizzonte nella speranza di avvistare una nave che potesse soccorrerlo. Soffrì di profonda solitudine, depressione e rimorso per il suo comportamento. Alla fine fu spinto a rifugiarsi all’interno dall’arrivo sulla spiaggia di una colonia di rumorosi elefanti marini, spintisi sull’isola per la stagione dell’accoppiamento. Qui la sua vita migliorò radicalmente, perché riuscì a procacciarsi una grande varietà di nuovi cibi: carne e latte dalle capre selvatiche. Selkirk dimostrò una gioia incontrollata per l’arrivo dei suoi “liberatori”, offrendo loro cibi freschi. Il capitano, che lo soccorse, rimase impressionato dal suo vigore fisico, ma anche dalla pace della mente che aveva raggiunto mentre viveva sull’isola, osservando: “Si può constatare che la solitudine e l’isolamento dal mondo non sono poi uno stato di vita così insopportabile, come la maggior parte degli uomini immagina, specialmente quando le persone vi ci sono chiamate o gettate dentro in maniera inevitabile, com’era accaduto a quest’uomo”. Sopravvissuto a questa prova, si arrese ad una malattia tropicale una decina di anni più tardi, mentre serviva a bordo della HMS Weymouth, al largo dell’Africa occidentale.

1536 (486 anni fa): lo spagnolo Pedro de Mendoza fonda Buenos Aires, in Argentina. Dopo la fondazione Buenos Aires contava pochissimi abitanti e il suo porto non era inserito nelle rotte commerciali ufficiali. La situazione di precarietà economica si mantenne anche dopo il 1580, anno in cui Juan de Garay rifondò l’insediamento. Nel Seicento la città arrivò a contare circa 500 abitanti, ma il commercio era legato alla pratica del contrabbando. Nel Settecento vi fu una ripresa commerciale e nell’Ottocento l’economia fiorì. Fu in questo secolo che si verificò la massiccia immigrazione da Spagna e Italia. Oggi Buenos Aires è una della maggiori metropoli dell’America del Sud, capitale dell’Argentina e seconda città dopo San Paolo del Brasile per ricchezza economica.

Nato oggi:

1900 (122 anni fa  ): nasce, a Catanzaro, Umberto Bosco critico e filologo  letterario. Nella città natale frequentò il Liceo classico, ed ebbe come compagno di studi Corrado Alvaro. Gli studi universitari li fece a Roma, all’Università “La Sapienza”, dove nel 1923 si laureò in Lettere. I suoi interessi di studioso si concentrarono quasi immediatamente su alcuni momenti fondamentali della storia letteraria italiana, che segnarono altrettanti fils rouges della sua ricerca: primo fra tutti, il romanticismo, indagato a largo raggio. Dichiarò in una nota autobiografica: “Ho fatto della filologia rigorosa, sforzandomi che non fosse fine a sé stessa. Mi sono posto di fronte ai poeti come a uomini, penetrando in qualche piega della loro anima e illuminando così qualche loro pagina”. Ha insegnato Storia della letteratura italiana presso l’università di Milano e Roma. Di Bosco ricordiamo i saggi: “Il Decameron”; “Petrarca”, in cui è riuscito a fornire un ritratto a tutt’oggi insuperato del grande poeta; “Saggi sul Rinascimento italiano” e “Il Commento alla Divina Commedia”, dove ha valorizzato in modo convincente e ha ritratto un inedito “Dante vicino”. Tuttavia, non ha mai dimenticato La Calabria come dimostrano le sue “Pagine Calabresi”, che sono stati di fondamentale importanza agli studi della letteratura calabrese. È morto, a Roma, il 24 marzo 1987, Catanzaro, sua città natale, gli ha intestato una via. Dal 2014 si tiene nella città un Premio di Poesia “Umberto Bosco”, organizzato dall’Associazione Nazionale Letterati e Artisti, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e della Presidenza della Repubblica.

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