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sabato, Luglio 27, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data dell’8 Febbraio.

Accadde che:

1587 (435 anni fa): la quarantacinquenne regina di Scozia Mary Stuart viene decapitata per volontà della cugina Elisabetta I Tudor regina dell’Inghilterra calvinista, con l’accusa di cospirazione. Maria Stuarda era nata cattolica e tale rimase fino alla sua morte, è stata tenuta prigioniera per anni dalla perfidia della cugina che, in seguito, la fece condannare a morte accusandola di tradimento.  Maria, come riferiscono le fonti, entrò nel salone con aria tranquilla, indossando un abito scuro e un lungo velo bianco, simile a quello di una sposa. Quando il boia le presentò le sue scuse, ella gli disse: “Vi perdono con tutto il mio cuore, perché spero che ora porrete fine a tutte le mie angustie“. Sul patibolo le sue dame, Elizabeth Curle e Jane Kennedy, l’aiutarono a spogliarsi, rivelando un sottabito rosso cremisi, il colore della passione dei martiri cattolici, appositamente scelto dalla regina, che davanti ai protestanti inglesi voleva morire da martire cattolica. Una volta bendata e posizionata la testa sul ceppo pronunciò in latino le parole: “Signore, nelle tue mani affido il mio spirito“. Quando l’esecuzione fu ultimata un brivido di paura prese gli astanti che videro muoversi le vesti che avvolgevano il corpo di Maria, mentre la sua testa rotolava davanti ai piedi del boia, si trattava del suo amato cagnolino che aveva accompagnato la sua padrona al patibolo. Il figlio di Maria Stuarda divenne re d’Inghilterra col nome di Giacomo Stuart, ma era di fede protestante. L’attuale regina Elisabetta II è una discendente di Maria Stuarda.

2006 (16 anni fa): Laura Pausini vince un Grammy Award per l’album ““Escucha” (“Resta in ascolto”), premiato nella categoria “Miglior album Pop latino dell’anno”. Si tratta della prima donna italiana a ricevere il prestigioso premio. Per un italiano la prima volta è stato nel 1958 con Domenico Modugno, poi nel 1972 con Nino Rota e nel 1987 con Ennio Morricone. “È inutile chiudersi nella solita falsa modestia, questa volta vado a Los Angeles per vincere” così disse, solo qualche giorno prima di partire, per la California e partecipare alla cerimonia di premiazione. La cosa curiosa è che seppe della notizia poco prima di entrare in sala. La notizia le ha procurato un’emozione così forte che quando venne intervistata sul red carpet, mentre l’intervistatrice continuava a parlare di candidature, la Pausini, invece, visibilmente commossa ha dato indirettamente la notizia della sua vittoria ringraziando tutti, pubblico, giurati e fan.

Nato oggi:

1959 (63 anni fa) nasce a Trento Enrico Forti, meglio conosciuto come Chico Forti, è un ex produttore televisivo e velista italiano. Accusato di aver ucciso l’imprenditore australiano Dale Pike, nel 2000 è stato condannato per omicidio negli Stati Uniti d’America. Sebbene, negli Stati Uniti sia stato condannato senza dubbio alcuno, in Italia, è nato un movimento innocentista che fa leva solo sulla versione della difesa non dando rilievo a ciò che portò alla sua condanna. Da sempre amante dello sport, dopo aver frequentato l’Isef, si è perfezionato nel windsurf ottenendo riconoscimenti internazionali. Ma per lui le luci della ribalta si sono accese il 4 giugno 1990, quando ha sbancato il montepremi al Telemike, il quiz televisivo condotto da Mike Bongiorno. Gli 86 milioni in gettoni d’oro vinti lo portarono in America. A Miami, nel giro di pochi anni, è diventato popolare prima come inviato di sport estremi e poi come produttore televisivo.  In questo periodo, la ministra della Giustizia Marta Cartabia ha riferito in Senato sulla vicenda che vede Chico Forti ancora recluso negli Stati Uniti. “Non ci siamo dimenticati, è una persona che viene seguita, siamo in attesa di una risposta degli Usa”, ha riferito in aula la ministra. A metà novembre infatti, Cartabia aveva incontrato a Washington l’attorney general Merrick Garland. Dopo l’incontro il Ministero aveva pubblicato una nota: “La richiesta di trasferimento in Italia del connazionale Chico Forti, perché possa continuare a scontare nel suo Paese la pena dell’ergastolo cui è stato condannato per omicidio e per cui è recluso in un carcere della Florida”. Speriamo che sia l’ultimo compleanno trascorso dentro una cella.

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