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venerdì, Marzo 29, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 1° Novembre.

Accadde che:

1897 (125 anni fa): un gruppo di studenti torinesi del Liceo Classico Massimo d’Azeglio fonda lo “Sport-Club Juventus”, conseguenza dei pomeriggi post-scolastici trascorsi a giocare al “football”. I ragazzi, dapprima 13 e diventati poi 18, scelgono come prima sede il retrobottega di un’officina ciclistica e, durante una delle prime riunioni, mettono ai voti il nome della neonata società: dopo aver pensato a “Società Via Fort” e “Società Sportiva Massimo d’Azeglio”, propendono per un nome più neutro, “Sport-Club Juventus”, che possa avere un richiamo latineggiante ma anche internazionale, così da renderne più semplice l’eventuale diffusione all’estero. La prima divisa sociale, già adottata nel 1897, è bianca con pantaloni alla zuava, ma viene modificata l’anno successivo con l’adozione di una camicia rosa con cravattino (o papillon) e pantaloni neri: il rosa e il nero sono infatti i colori sportivi del Liceo d’Azeglio. La maglia a strisce verticali bianconere viene introdotta soltanto nel 1903 per iniziativa di Gordon Thomas Savage, il primo calciatore straniero a militare nel club: di ritorno dall’Inghilterra, Savage porta a Torino una muta di maglie del Notts County, più moderne e performanti e le dona alla Juventus. Da quel giorno, il bianco e il nero, simboli di purezza e autorità, diventano i colori ufficiali del club.

1962 (60 anni fa): esce, in Italia, il primo numero di “Diabolik”, il personaggio creato da Angela Giussani, che fu anche l’autrice delle prime sceneggiature e che dal numero 14 fu affiancata dalla sorella Luciana. Costa 150 lire e si intitola “Il re del terrore”. Nel primo numero c’è anche il suo alter ego, l’ispettore Ginko: integerrimo e professionale. La bellissima Eva Kant, comparirà invece nel terzo episodio del fumetto dal titolo “L’arresto di Diabolik”. Eva è fredda e sensuale, ha un carattere determinato e volitivo, è spietata ed è capace di apprendere dal suo compagno ogni tecnica di travestimento. Innovativo, inoltre, anche il formato dell’albo: tascabile. Pare che le sorelle Giussani scelsero questa misura pensando in modo particolare ai viaggiatori in treno, che vedevano affrettarsi tutti i giorni sotto la loro finestra, in zona stazione centrale a Milano. Diabolik è un ladro di professione, si lancia in furti di preziose e ingenti somme di denaro. A fronte dell’attività criminosa, è ligio ad un codice d’onore molto ferreo che premia amicizia, riconoscenza e tutela dei più deboli a sfavore, invece, di mafiosi e malavitosi. La grande notorietà del personaggio ha fatto sì che non vivesse più esclusivamente nel regno dei fumetti. Diabolik, infatti, è apparso per tre volte come protagonista sul grande schermo, poi in una serie tv, infine, in spot pubblicitari, nel radiofumetto di RaiRadio2, ed al centro di alcuni videogames.

Scomparsa oggi:

2016 (6 anni fa): muore, a Castelfranco Veneto, Tina Anselmi politica, partigiana e insegnante. Nata, a Castelfranco Veneto, il 25 marzo 1927 è stata la prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro della Repubblica Italiana. Dopo avere frequentato il ginnasio a Castelfranco Veneto, la giovane Tina, si iscrive all’istituto magistrale di Bassano del Grappa dove viene costretta, insieme con altri studenti, ad assistere all’impiccagione compiuta dai nazifascisti di più di trenta prigionieri per rappresaglia. Da quel momento in poi Tina sceglie di contribuire attivamente alla Resistenza, diventando staffetta, sotto il nome di “Gabriella”. Conclusa la Seconda guerra mondiale, si iscrive all’Università Cattolica di Milano, dove si laurea in Lettere. Diventa, quindi, insegnante alle scuole elementari e, nel frattempo, si dedica all’attività sindacale nella Cgil, prima di passare alla Cisl. Il 29 luglio del 1976, diventa la prima donna ministro in Italia, venendo scelta per il governo Andreotti III come ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale. In seguito, sempre con Giulio Andreotti presidente del Consiglio, è anche ministro della Sanità, contribuendo in maniera decisiva alla formulazione della riforma che porta alla nascita del Servizio Sanitario Nazionale. L’incarico di ministra della Sanità, le fu affidato per condurre in porto l’istituzione del Servizio sanitario nazionale, che divenne legge nel 1978; nello stesso anno firmò anche la ‘legge Basaglia’ sull’abolizione dei manicomi. Nel 1981, è presidente della Commissione di inchiesta sulla loggia massonica P2, che termina i lavori nel 1985: è un capitolo essenziale della vita della Repubblica, una responsabilità che la donna assume pienamente e con forza, firmando l’importante relazione che analizza le gravi relazioni della loggia con apparati dello stato e con frange della criminalità organizzata, messe in campo per condizionare con ogni mezzo la vita democratica del Paese. Tina Anselmi fu convinta assertrice di un’idea organicistica della politica, secondo cui la questione femminile poteva trovare una soluzione solo all’interno di una visione globale dei problemi della società, considerata secondo una prospettiva di valori. Con la sua opera di mediazione, al centro la DC, costituiva un baluardo contro il ritorno del fascismo e contro la vittoria del comunismo, ed in questo quadro andava preservata l’unità politica dei cattolici. Dal 1998 al 2003 fu vicepresidente e poi presidente onorario dell’Istituto nazionale per la storia del Movimento di Liberazione in Italia fino al 2016. Alla memoria della Resistenza dedicò le sue ultime fatiche, convinta che solo la trasmissione dei valori, a essa legati, potesse preservare le giovani generazioni dall’esperienza di nuovi fascismi. È stata più volte presa in considerazione da politici e società civile per la carica di Presidente della Repubblica: nel 1992 fu il settimanale «Cuore» a sostenerne la candidatura, mentre nel 2006 un gruppo di blogger l’ha sostenuta attraverso un tam tam mediatico che prende le mosse dal blog “Tina Anselmi al Quirinale”. Il 18 giugno del 1998, riceve l’onorificenza di Dama di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. Nel 2016, invece, viene celebrata la sua figura con l’emissione di un francobollo: è la prima volta che viene dedicato un francobollo a una singola persona ancora in vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

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