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martedì, Marzo 19, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 21 Gennaio.

Accadde che:

1982 (41 anni fa): i Carabinieri Giuseppe Savastano ed Euro Tarsilli vengono assassinati da esponenti dei Comunisti Organizzati per la Liberazione Proletaria. Quel giorno, un commando di Prima Linea (una diramazione delle formazioni armate delle “Brigate Rosse”) composto da sette uomini, rapina uno sportello del Monte dei Paschi in un quartiere residenziale di Siena e, adottando una tattica di fuga non usuale, sale sull’autobus di linea Siena-Montalcino per far ritorno in quello che verrà successivamente scoperto come un covo “logistico” a Buonconvento. Ma non tutto fila per il verso giusto: vengono disposti dei posti di blocco per cercare i malviventi e alle 11.30 circa, sulla strada statale Cassia, del Comune di Monteroni d’Arbia, il Maresciallo Capo Augusto Barna, comandante della Stazione di Murlo e i Carabinieri Euro Tarsilli e Giuseppe Savastano della Stazione di Monteroni d’Arbia, mentre stavano perlustrando la zona fermano l’autocorriera per procedere ai controllo dei passeggeri. Nel corso dell’operazione il Maresciallo, insospettito dall’atteggiamento e dalle risposte date da un ragazzo e da una ragazza, li invita a seguirlo per accertamenti. Mentre il Sottufficiale accompagna i due verso l’automezzo di servizio, un altro giovane li segue impugnando una pistola che tiene nascosta dietro la schiena. Sceso dall’autobus inizia a sparare e i due Carabinieri vengono uccisi, mentre il maresciallo Barna, che comandava la pattuglia, seppur ferito in modo serio, riesce a sua volta ad aprire il fuoco colpendo mortalmente il terrorista Lucio di Giacomo e ferendone un secondo che si dette alla fuga insieme agli altri cinque. Nel giro di una settimana furono tutti catturati e nel settembre successivo la corte d’Assise di Siena li condannò a pene detentive comprese tra l’ergastolo e vent’anni.

1998 (25 anni fa): Papa Giovanni Paolo II va in visita apostolica a Cuba e qui incontra anche Fidel Castro. È un giorno storico per la Chiesa e i rapporti con Cuba. Wojtyla arriva, dice, come “pellegrino della verità e della speranza” e il giorno della cerimonia di benvenuto lancia un appello: “Possa Cuba aprirsi al mondo con tutte le possibilità e possa il mondo aprirsi a Cuba”. Il Santo Padre ribadisce la necessità che nel Paese vengano rispettati i diritti umani. Nel corso del viaggio, avrà anche modo di criticare fortemente le misure restrittive imposte dall’embargo Usa. Incontrato Castro, rivolge queste parole: “Voglio che mi dica la sua verità, come uomo, come presidente, come Comandante della Rivoluzione. E anche la verità sul suo Paese, sulle relazioni tra la Chiesa e lo Stato, su tutto quello che è importante per noi e per tutti». Il titolo di prima del 22 gennaio 1998 è proprio questo: “Il Papa: da Castro voglio la verità. Da ieri sera a Cuba per portare la rivoluzione dell’amore”.

Nato oggi:

1905 (118 anni fa): nasce, a Granville (Francia), Christian Dior fra gli stilisti più famosi del XX secolo. Egli dapprima lavorò come illustratore di moda, poi come un assistente di moda a Parigi. La “Ligne Corolle” o “New Look”, come la chiamarono i giornalisti del settore, fu la sua prima e più rivoluzionaria collezione. Era caratterizzata dalla rotondità delle spalle, dall’enfasi donata al busto e dal risalto dato alla vita stretta, nonché da gonne a forma di campana di materiale sontuoso. Dior, in seguito, ammise di essersi ispirato agli elegante vestiti che indossava sua madre. È stato il responsabile principale del ritorno di Parigi come “capitale” del mondo per la moda, dopo che aveva perso la sua importanza durante la Seconda Guerra Mondiale. Nonostante ciò, ci furono molte critiche nei confronti della sua moda, soprattutto da parte delle femministe. L’accusa principale era quella di aver riportato le donne ad un ruolo decorativo e quasi subalterno, mentre altri erano scioccati dall’uso stravagante di ornamenti e dal metraggio di tessuto, dato che a quell’epoca il vestiario era ancora razionato. Dopo questa collezione, ne creò ancora di numerose, perseverando attraverso di esse nel discorso intrapreso con quelle precedenti. Dior stabilì un modello di donna improntato al romanticismo e ad un look estremamente femminile, attraverso il quale enfatizzò il lusso, talvolta a discapito del comfort. Muore, improvvisamente, a soli 52 anni, il 24 ottobre 1957, a Montecatini Terme. Come si dice spesso per i geni, quello che aveva da dire riuscì ad esprimerlo compiutamente, tanto da riuscire a fare del suo nome un sinonimo di classe e di lusso.

 

 

 

 

 

 

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