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venerdì, Aprile 19, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 10 Febbraio.

Accadde che:

1840 (183 anni fa): la regina Vittoria del Regno Unito sposa il principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha. Tra la regina Vittoria e il principe Alberto non è stato colpo di fulmine. Ma due secoli dopo restano tra gli amanti reali più appassionati di sempre. Vittoria, come Elisabetta II, non era destinata a diventare regina, ma il destino ha voluto che definisse un’epoca. Si sono incontrati per la prima volta nel 1836, quando lui si mise in viaggio dalla sua Germania verso Londra per partecipare al 17esimo compleanno della futura regina. E quel cugino arrivato da lontano, a Vittoria sembrò subito molto carino. Per due anni e mezzo si scrivono solo lettere. Nel 1839, Alberto torna a Windsor a farle visita e, i due, decidono di sposarsi. Hanno avuto 9 figli in 17 anni. Il modo più efficace per Vittoria, che non amava né le famiglie numerose né i neonati, di dimostrare assoluta dedizione nei confronti del marito.  Appassionate e frequenti anche le liti: Vittoria, si dice, fosse soggetta a collera, e famosa per i suoi sbalzi d’umore. A unirli anche la comune passione per l’arte. Celebri le fughe a due nelle adorate Highlands scozzesi dove regina e principe consorte si firmavano nelle locande in cui pernottavano come «Lord and Lady Churchill». Quando Alberto morì di febbre tifoide nel 1861, il cuore di Vittoria si spezzò. Per anni si ritirò dalla vita pubblica, e continuò a vestirsi di nero per i restanti 40 anni della sua vita. Si dice che ai domestici fece sempre prepare i vestiti dell’amato marito, ogni mattina.

2005 (18 anni fa): si commemora per la prima volta il Giorno del Ricordo, in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Istituito con la legge numero 92 del 30 marzo 2004, concede anche un riconoscimento ai congiunti degli infoibati. Alla legge si è arrivati con un consenso esteso delle forze politiche. La scelta della data non è stata casuale, infatti proprio il 10 febbraio 1947 furono firmati i trattati di Pace a Parigi con il quale si assegnavano l’Istria, Quarnaro, Zara e parte del territorio del Friuli-Venezia Giulia alla Jugoslavia. I territori in questione erano stati assegnati all’Italia con il Patto di Londra, mentre la Dalmazia venne annessa a seguito dell’invasione nazista in Jugoslavia. Nel testo di legge si leggono le motivazioni: “La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Nella giornata sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero”.

Scomparsa oggi:

1987 (36 anni fa): muore, a Milano, Angela Giussani fumettista, ed editrici. Nata, a Milano, il 10 giugno 1922 è l’ideatrice di Diabolik, il celebre personaggio dei fumetti. Dopo avere fatto per un certo periodo la modella, sposa nel 1946 l’editore Gino Sansoni e lavora nella casa editrice del marito, occupandosi di una collana che pubblica libri per ragazzi. Si licenzia, poi, dalla casa editrice per potersi dedicare a progetti propri. E Fonda l’Astorina con i soldi della sua liquidazione. Dopo il fallimento del primo tentativo, la pubblicazione di un fumetto con le avventure di un pugile, Big Ben Bolt, durato solo due anni, ci riprova con un nuovo personaggio nato dalla lettura di un romanzo di Fantômas ritrovato casualmente su un treno. È il 1° novembre 1962, quando esce il primo numero di Diabolik, dal titolo Il Re del Terrore: la trama è scritta dalla stessa Angela.  In seguito, sarà aiutata dalla sorella. Due geniali creative che non inventarono solo il personaggio, ormai entrato nell’immaginario collettivo degli italiani, ma anche un modo tutto loro di fare fumetto, di pensarlo, di scriverlo, di gestirlo, di viverlo.

 

 

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