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venerdì, Aprile 19, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 14 Marzo.

Accadde che:

1492 (531 anni fa): la regina Isabella I di Castiglia, la Cattolica, ordina ai suoi sudditi ebrei di convertirsi al cristianesimo o verranno espulsi. Il decreto di espulsione fu esecutivo dal 31 marzo: molti ebrei partirono e si trasferirono nel bacino del Mediterraneo, chi scelse di restare, professando l’ebraismo in segreto, finì sul rogo. E i convertiti vennero spesso segregati nelle Juderias e discriminati. La genesi di questo decreto e la sua attuazione si inseriscono in un contesto preciso, quello della Spagna negli ultimi anni del XV secolo, caratterizzato da una politica antisemita e da una propaganda, condotta dai sovrani, indirizzata a realizzare una “Reconquista” cattolica della penisola iberica. Ancor prime dell’attuazione del decreto, gli ebrei erano sottoposti a una tassazione decisamente più pesante rispetto a quella che colpiva i cristiani e costituirono spesso una risorsa economica per le finanze dello Stato. Inoltre, cominciarono a essere colpiti da una serie di misure che limitavano fortemente i loro diritti in ambito professionale e nelle possibilità che essi avevano di acquisire nuove proprietà. Al contempo, gli ebrei furono colpiti nella loro sfera personale e individuale. Le autorità spagnole, infatti, cercarono di ostacolare e limitare fortemente il contatto fisico tra ebrei e cristiani: un ebreo non poteva, ad esempio, mangiare con un cristiano per evitare quella che era interpretata come una vera e propria contaminazione che dall’adepto della religione ebraica poteva passare a un fedele cristiano.

1943 (80 anni fa): durante la seconda guerra mondiale, i nazisti effettuano la “liquidazione finale” del Ghetto di Cracovia. Oltre 4.000 ebrei, ritenuti abili al lavoro, vengono deportati al campo di concentramento di Plaszów; circa 2.000, considerati inabili, vengono uccisi nelle strade del ghetto, ed i rimanenti vengono inviati a morire al campo di Auschwitz. La persecuzione della popolazione ebraica di Cracovia iniziò subito dopo l’occupazione della città, nel settembre del 1939, a seguito della campagna polacca che vide le forze tedesche conquistare rapidamente la nazione. Gli ebrei vennero immediatamente obbligati a prendere parte a lavori forzati imposti dalle truppe naziste; dal novembre 1939 tutti gli ebrei di oltre dodici anni furono obbligati a portare un bracciale di identificazione; in tutta Cracovia le sinagoghe vennero chiuse e le reliquie e oggetti di valore che contenevano vennero confiscati dalle autorità tedesche. Entro il maggio 1940 le autorità d’occupazione tedesche annunciarono che Cracovia sarebbe diventata la città più “pulita” del Governatorato Generale, ed ordinarono una massiccia deportazione degli ebrei dalla città.

Scomparso oggi:

2018 (5 anni fa): muore, a Cambridge (Regno Unito), Stephen Hawking cosmologo, fisico, matematico, astrofisico, accademico e divulgatore scientifico. Nato a Oxford (Regno Unito), l’8 gennaio 1942 è noto soprattutto per i suoi studi sui buchi neri, sulla cosmologia quantistica e sull’origine dell’universo. Entrambi i genitori studiarono a Oxford: il padre si laureò in medicina e si dedicò alla ricerca nel settore delle malattie tropicali. L’impegno professionale del padre e il continuo incoraggiare l’interesse del figlio per la scienza avranno un ruolo fondamentale per il futuro di Stephen. Egli studiò alla Byron House School, un istituto molto avanzato per quei tempi che si discostava dai metodi di insegnamento più tradizionali.  Il sistema scolastico nell’Inghilterra degli anni Cinquanta era caratterizzato da una fortissima gerarchia che si fondava su una netta distinzione tra scuole di tipo accademico e non, e inoltre su ulteriori suddivisioni in livelli di qualità decrescente da quello A a quello C. In base ai risultati Stephen fu posto nel gruppo di livello A della St Albans School. A tredici anni, su spinta del padre, cercò di entrare nella prestigiosa Westminster School.  Non avendo ottenuto la borsa di studio, poiché malato al momento dell’esame, rimase alla St Albans School, frequentando un’ottima classe e ricevendo comunque una buona formazione. Già a partire da quegli anni, iniziava ad affacciarsi in lui il forte interesse sull’origine dell’Universo, ed è per questo che si avvicinò allo studio della fisica e dell’astronomia, materie che “davano la speranza di comprendere da dove veniamo e perché siamo qui”. Nel marzo 1959, sostenne l’esame per una borsa di studio a Oxford, che vinse, entrando a fisica a soli 17 anni. Subito dopo la laurea, nell’ottobre del 1962 passò a Cambridge. Il settore in cui voleva fare ricerca era quello della cosmologia e fece quindi richiesta di lavorare con Fred Hoyle, il più grande astronomo britannico di quegli anni.   Dopo il trasferimento a Cambridge, per Stephen Hawking divenne sempre più evidente la difficoltà nei movimenti. La diagnosi della malattia ai motoneuroni che arrivò qualche anno dopo, cambiò moltissimo il suo approccio in tal senso: “Quando si ha di fronte la possibilità di una morte prematura, ci si rende conto che la vita vale la pena di essere vissuta e che ci sono innumerevoli cose che si vogliono fare”.  Man mano arrivò la consapevolezza di avere una malattia incurabile e degenerativa, che gli avrebbe causato la progressiva paralisi dei muscoli, anche se era imprevedibile la rapidità con cui ciò sarebbe successo.  Le sue condizioni di salute si sono aggravate sempre di più, fino a rendere necessario l’utilizzo di un respiratore per ventiquattro ore al giorno. Tutto ciò non gli ha mai comunque impedito di continuare a lavorare brillantemente su quanto più nella vita avesse amato: “È stato bellissimo essere vivo e fare ricerca in fisica teorica. Sono felice se ho contribuito ad accrescere un poco la nostra comprensione dell’universo”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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