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venerdì, Settembre 20, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 31 Marzo.

Accadde che:

1889 (134 anni fa): viene inaugurata, a Parigi, la Torre Eiffel, aperta ufficialmente il 6 maggio dello stesso anno, per l’avvio dell’Esposizione Universale del 1889 (nel centenario della Rivoluzione Francese). La sua costruzione fu una straordinaria impresa ingegneristica, alta all’epoca 312 metri (oggi ne misura 324, con le antenne televisive) rimase fino al 1930 l’edificio più alto del mondo, superato solo dalla costruzione del Chrysler Building a Manhattan, a sua volta battuto, nel 1931, dall’Empire State Building.  Il progetto di Gustave Eiffel, ingegnere francese specializzato nella costruzione di ponti metallici, fu scelto tra altre 100 proposte presentate al governo francese, in occasione dei lavori di preparazione per l’Expo. In molti, la ritenevano esteticamente inferiore rispetto alle altre architetture parigine, alcuni la chiamano ancora oggi “l’asparago di ferro. Dal giorno della sua apertura, vi sono salite 250 milioni di persone. Eppure, inizialmente, il pubblico mostrò resistenza a salire, poiché la considerava poco sicura. Nonostante le precarie condizioni di sicurezza durante la fase di costruzione, solo uno dei 300 operai impiegati perse la vita, nel corso dell’installazione degli ascensori.

1935 (88 anni fa): viene inaugurata, a Roma, la città universitaria. Un campus universitario, situato nel quartiere Tiburtino, sede principale dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. L’opera, fortemente voluta dal Duce, doveva essere raffigurata come “la più vasta opera edilizia promossa dal Regime Fascista”. La città venne inaugurata alla presenza del re Vittorio Emanuele III. L’entrata principale era situata in piazzale delle Scienze, divenuto in seguito piazzale Aldo Moro. La struttura è formata da un grande portale che permette di accedere all’interno della città, costituita da una serie di palazzi ed edifici idealizzati per la fruizione di studenti e professori. Poco più a Nord si trova l’immensa struttura dell’ospedale policlinico “Umberto I”, parte integrante delle strutture universitarie e gestito direttamente dall’Ateneo; vi hanno sede le facoltà mediche e chirurgiche principali. Nell’ingresso principale viene messa in risalto la figura della statua di Atena, Minerva per i romani, la dea delle arti, della guerra e della saggezza, dalla quale, proprio per quest’ultima prerogativa, prendono il nome tutti gli atenei d’Italia. Durante il ventennio fascista, nell’ottobre 1931, è stato istituito l’obbligo di giurare fedeltà al Duce per tutti i docenti universitari: tre di questi si rifiutarono e persero la cattedra.

Scomparsa oggi:

1855 (168 anni fa): muore, a Haworth (Regno Unito), Charlotte Bronte scrittrice. Nata, a  Thornton (Regno Unito), il 21 aprile 1816 è stata la maggiore delle tre sorelle Brontë, nota soprattutto per il suo romanzo “Jane Eyre”. Terza di sei figli, rimane orfana di madre a cinque anni e verrà accudita insieme ai fratelli dalla zia materna. Frequenterà dal 1824 una scuola per figlie di ecclesiastici insieme alle sorelle Maria, Elizabeth e Emily la minore, ma purtroppo le poche condizioni igieniche e il vitto scarso causeranno la morte delle sorelle maggiori, l’esperienza traumatica sarà rievocata nel romanzo Jane Eyre. Tornate a casa si divertivano tutte insieme con il fratello a scrivere avventure fantastiche che rilegavano in modo artigianalmente, continueranno sempre questa attività letteraria ogni volta che si ritrovavano insieme liberi dagli impegni di studio. Nel 1842 si reca a Bruxelles, con la sorella Emily, per studiare francese e si innamora, non ricambiata, del suo professore già sposato, ma l’amarezza è talmente profonda che con la tematica dell’amore proibito tra studentessa e professore scriverà due libri. Ritorna a casa nel 1844 e scrive romanzi insieme alle sorelle, poi singolarmente Charlotte scrive “Il professore” che viene rifiutato, mentre “Jane Eyre” è subito pubblicato con lo pseudonimo di Currer Bell. Seguiranno altri romanzi “Shirley” e “Violette” simile al contenuto del libro “Il professore”, ma più autobiografico. Nel giugno 1854, Charlotte si sposa con il reverendo Nicholls, ma la felicità durerà poco, perchè morirà dopo un anno in attesa di un figlio. In “Jane Eyre”, il suo romanzo più famoso, scritto in forma autobiografica, Charlotte ripercorre le tappe della sua vita rivolgendosi in maniera diretta al lettore. Descrive i cambiamenti fisici di Jane, ma soprattutto quelli psicologici, con i sentimenti e le passioni, ma anche il coraggio e l’indipendenza nell’affrontare le difficoltà della vita.

 

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