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lunedì, Aprile 29, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 15 Aprile.

Accadde che:

1920 (103 anni fa): gli anarchici italiani Sacco e Vanzetti vengono accusati dell’uccisione di un contabile e di un agente di sicurezza, durante una rapina ad un negozio di scarpe. Vennero arrestati, processati e giustiziati sulla sedia elettrica negli Stati Uniti. Sulla loro colpevolezza vi furono molti dubbi già all’epoca del loro processo; a nulla valse la confessione del detenuto portoricano Celestino Madeiros, che scagionava i due. Nel 1977 Michael Dukakis, governatore dello Stato del Massachusetts, riconobbe ufficialmente gli errori commessi nel processo e riabilitò completamente la memoria di Sacco e Vanzetti. Dirà Vanzetti rivolgendosi per l’ultima volta al giudice: “Io non augurerei a un cane, a un serpente o alla più bassa e disgraziata creatura della Terra. Non augurerei a nessuna di queste creature ciò che ho dovuto soffrire per cose di cui non sono colpevole. Ma la mia convinzione è che ho sofferto per cose di cui sono colpevole. Sto soffrendo perché sono un anarchico, e davvero io sono un anarchico; ho sofferto perché ero un Italiano, e davvero io sono un Italiano (…) se voi poteste giustiziarmi due volte, e se potessi rinascere altre due volte, vivrei di nuovo per fare quello che ho fatto già”. l caso di Sacco e Vanzetti scuoterà molto l’opinione pubblica italiana e anche il governo fascista prenderà posizione a sostegno dei due connazionali, nonostante le loro idee politiche.

1923 (100 anni fa): un’azienda farmaceutica statunitense mette per la prima volta in commercio l’insulina, a due anni dalla sua scoperta nel 1921 da parte dei medici canadesi Frederick Grant Banting e Charles Herbert Best che per questo ottennero il premio Nobel nel 1923. Farmaco salvavita per milioni di diabetici, il fabbisogno di insulina è cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni a causa dell’esplosione di casi, dovuto anche agli scorretti stili di vita e all’aumento dell’obesità. L’insulina è un ormone secreto dal pancreas che regola la glicemia e la sua mancanza nel sangue porta a sviluppare, rispettivamente, il diabete di tipo 1 (di origine autoimmune) e il diabete di tipo 2 (in larga misura di origine metabolica e legato anche a stili di vita). Tutti i tipi di diabete si manifestano attraverso l’iperglicemia, cioè l’elevata concentrazione dello zucchero nel sangue. Nel diabete di tipo 1, l’insulina è a oggi l’unica terapia salvavita, mentre in quello di tipo 2, la terapia con insulina non è sempre indispensabile ma è necessaria in circa un terzo dei casi

Scomparso oggi:

2010 (13 anni fa): muore, a Milano, Raimondo Vianello attore, conduttore televisivo e sceneggiatore. Nato, a Roma, il 7 maggio 1922, è stato uno dei protagonisti assoluti della commedia all’italiana (insieme all’indimenticabile Ugo Tognazzi. Subito dopo la guerra un evento fortunato gli consente di dirigere la sua vita in un senso tutto diverso: Vianello partecipa, come sfida personale e a titolo di puro divertimento, al “Cantachiaro N°2” ideato da due grandi autori, Garinei e Giovannini,  ed entra così a far parte del mondo dello spettacolo. Da quel momento in poi la sua carriera è solo in ascesa. Dal pubblico, ma anche dagli addetti ai lavori, viene apprezzato il suo umorismo sottile, elegante, mai volgare, quasi distaccato. In breve, diventa uno degli attori più amati di sempre. la sua personalità emerge con più compiutezza, in particolare quando lavora a fianco di due partner di eccezione quali Tognazzi e la moglie Sandra Mondaini. All’alba dei sessant’anni, si dedica quasi esclusivamente al piccolo schermo, grazie all’ingaggio nel 1982 da parte delle reti Fininvest di Silvio Berlusconi. Nasce “Casa Vianello”, una situation-comedy fra le più riuscite della tv italiana. Nel 1991, conosce nuova popolarità con la conduzione di “Pressing”, programma di commento al campionato di calcio di Italia 1, poi condotto per altre otto stagioni. Nel 1998, Raimondo viene chiamato a presentare il Festival di Sanremo, dove continua a stupire per la sua vèrve sempre intatta. Riportiamo una delle sua frasi ironiche: “Se mi guardo indietro non ho pentimenti. Dovessi ricominciare, farei esattamente tutto quello che ho fatto. Tutto. Mi risposerei anche, Con un’altra, naturalmente”.

 

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