Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 19 Giugno.
Accadde che:
1846 (177 anni fa): a Hoboken (New Jersey), si svolge la prima partita di baseball riconoscibile per le regole moderne. Nel diamante scesero in campo la squadra dei Knickerbockers Club e i New York Nine. Il punteggio finale fu 23 a 1 per i Knicks. Le prime fonti storiche in cui ritroviamo un gioco con mazza e palla, chiamato proprio con questo nome, Baseball, le troviamo nel 1700 in Inghilterra.Il gioco, molto popolare negli Stati Uniti, arriverà nel nuovo Mondo, stando alle testimonianze di accreditate fonti storiche, a partire dal 1830. Si tratterà di giochi con regole semplici, ma molto simili alla forma attuale del gioco. In passato il gioco, sembrerebbe essere esistito ma con nomi differenti. Ad esempio nel 1300 si giocava a Stoolball. Gioco in cui un battitore difende un bersaglio da un lanciatore che cerca di colpirlo con una palla. Nel 1600, invece, troviamo traccia del Rounders, un gioco in cui un giocatore doveva coprire un percorso delimitato da 4 pali per segnare un punto. Dal 1900 il gioco del baseball comincia a diffondersi anche nel sud est asiatico, in Giappone, in Africa, in tutta l’Europa e America. In Italia, già conosciuto nel periodo tra le due guerre mondiali, ebbe una certa diffusione dopo il 1945, e nel 1950 sorse la Federazione Italiana Baseball Softball (FIBS).
1946 (77 anni fa): il tricolore diventa bandiera nazionale della Repubblica italiana, confermata, in seguito, dall’Assemblea Costituente nella seduta del 24 marzo 1947 e inserita all’articolo 12 della nostra Carta Costituzionale. È una bandiera composta da tre colori: verde, bianco e rosso, colori nazionali dell’Italia, a tre bande verticali di eguali dimensioni. La bandiera italiana nasce come bandiera militare: fu proposta nel 1796 per distinguere il contingente italiano all’interno dell’esercito di Napoleone, nelle repubbliche Cispadana e Cisalpina. Il 7 gennaio del 1797 il Tricolore fu adottato, a Reggio Emilia, come bandiera della Repubblica cispadana: il blu della bandiera francese era sostituito dal verde, colore delle uniformi della Guardia civica milanese, quindi simbolo dei volontari che combattevano per l’Italia. Con la sconfitta di Napoleone, nel 1814, il Tricolore fu abolito, tuttavia restò nella memoria degli italiani e più volte fu innalzato contro gli austriaci. Nel 1848 fu adottato nel regno di Sardegna dai Savoia, che vi inserirono il loro scudo (una croce bianca in campo rosso): con l’unità d’Italia nel 1861 diventò la bandiera del Regno d’Italia. In seguito, alla proclamazione della Repubblica, lo scudo dei Savoia fu eliminato.
Nata oggi:
1975 (48 anni fa): nasce, a Roma, Anna Valle attrice ed ex modella. In seguito alla separazione dei genitori, durante l’adolescenza si trasferisce con la madre a Lentini, in provincia di Siracusa. Qui studia presso il Liceo Classico, cominciando da giovanissima ad interessarsi del teatro. Al Teatro greco di Siracusa, infatti, fa il suo debutto come attrice interpretando Mirrina in “Lisistrata”, la famosa tragedia di Aristofane. A conclusione degli studi classici, Anna si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Catania. Nel frattempo, durante il tempo libero, affianca i suoi genitori nella gestione di un negozio di intimo. Proprio mentre lavora, che qualcuno dei promotori di “Miss Italia” la nota e le chiede se voleva iscriversi al concorso di bellezza nazionale, conquistando poi l’ambito titolo nazionale nel 1995. Subito dopo aver vinto lo scettro di più bella d’Italia, Anna Valle intraprende gli studi di recitazione, convinta e determinata nel proposito di diventare una brava attrice. Nel 1999 fa il suo ingresso in tv come attrice: nella fiction “Commesse”, dove viene scelta per interpretare il ruolo di protagonista. A questa serie tv ne sono seguite presto altre, come “Le stagioni del cuore” e “Callas e Onassis”. La sua ultima fiction è stata “Luce dei miei occhi”. Anche nel cinema si impone come attrice di talento. Anna Valle è una persona piuttosto riservata, sappiamo che è sposata con Ulisse Lendaro, regista, attore, produttore teatrale e anche avvocato, con il quale ha avuto due figli: Ginevra (nata nel 2008) e Leonardo (nato nel 2013). L’attrice, che ha sempre operato nel settore del volontariato, ha prestato il suo volto come testimonial dell’associazione “Mission Bambini” che si occupa di bambini bisognosi. Anna è testimonial anche di Change Onlus.