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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 25 Giugno.

Accadde che:

1857 (166 anni fa): avviene la prima pubblicazione de “I fiori del male” di Charles Baudelaire, in una tiratura di 1320 esemplari, che comprendeva cento poesie. Da molti critici, come dalla tradizione e dal pubblico, I fiori del male viene considerata una delle opere poetiche più influenti, celebri e innovative dell’Ottocento francese e non. Il lirismo aulico ed ampolloso che si unisce a sfondi surreali di un modernismo ancora reduce della poetica romantica si tradusse, nei periodi successivi, nello stereotipo del Poeta Maledetto, chiuso in sé stesso, a venerare i piaceri della carne e tradurre la propria visione del mondo in una comprensione d’infinita sofferenza. A detta dello stesso Baudelaire l’opera va intesa come un viaggio immaginario che il poeta compie verso l’inferno che è la vita. La causa della sofferenza del poeta è un’angoscia esistenziale profonda e disperata che lo proietta in uno stato di perenne disagio

1981 (42 anni fa): hanno inizio i messaggi della Vergine Maria a Medjugorie. Il pomeriggio precedente, Ivanka Ivanković, allora quindicenne, e Mirjana Dragičević, sedicenne, stavano passeggiando ai piedi della collina del Podbrdo quando, alle quattro del pomeriggio, intravidero una figura femminile su una piccola nube. Inizialmente, le due si spaventarono, fuggirono e ritornarono al loro villaggio. Eppure, verso le 18:30, decisero di tornare sulla collina accompagnate da Vicka Ivanković, cugina di Ivanka. Le tre ragazze videro nuovamente la miracolosa figura femminile con un bambino in braccio e la identificarono, subito e senza ombra di dubbio, con la Madonna. Il giorno dopo, le ragazze salirono nuovamente sulla collina accompagnate da Marja Pavlović, cugina di Mirjana, da Jakov Čolo di 10 anni e da Ivan Dragičević di 16. La Madonna riapparse al gruppo al completo ed ebbe un breve dialogo con Ivanka in merito alla madre, scomparsa pochi mesi prima. La stessa cosa accadde il giorno dopo, quando la Madonna invitò i veggenti a pregare per la pace. La notizia delle apparizioni iniziò a diffondersi, suscitando l’irritazione della polizia jugoslava, tanto che i ragazzi, qualche ora dopo, vennero arrestati e sottoposti a esame psichiatrico. Alla fine, furono dichiarati sani di mente e rilasciati. Sul luogo preciso delle apparizioni la gente del paese pose una pietra segnata da una croce bianca.

Scomparso oggi:

1997 (26 anni fa): muore, a Parigi, Jacques Cousteau esploratore, navigatore, militare, oceanografo, regista, instancabile degli abissi marini. Nato, a Saint-Andre-de-Cubzac (Bordeaux), l’11 giugno 1910 si è sempre distinto per la grande libertà interiore, avendo sempre vissuto la sua vita assecondando i suoi desideri e le sue aspirazioni, a dispetto di tutto e delle eventuali difficoltà. Figlio di un avvocato che viaggiava spesso per lavoro, prese fin da piccolo l’abitudine di girare per il mondo. Un brutto incidente d’auto, all’età di 26 anni, condizionò completamente la sua vita. Per riabilitare le braccia, infatti, fu spinto dai medici al nuoto. L’utilizzo di un paio di occhialetti di protezione gli permise di scoprire le meraviglie di quello che lui stesso battezzerà “il mondo del silenzio”. Nel 1942, mise a punto il primo erogatore per immersione subacquea (Aqua-lung): un’invenzione che avrebbe rivoluzionato il modo di scendere sott’acqua. Alla fine degli anni ’40 ci fu la svolta della sua vita: il miliardario inglese Guiness gli mise a disposizione un dragamine varato pochi anni prima, che Cousteau lo battezzerà Calypso. La prima grande spedizione avvenne proprio nel Mediterraneo, per gli scavi archeologici sul Grand Conglue, un antico relitto al largo di Marsiglia. Poi fu la volta del mitico viaggio attraverso l’inesplorato Mar Rosso e l’Oceano Indiano che porterà alla realizzazione del primo grande film: “Il mondo del silenzio”, mentre si susseguivano le spedizioni e Jacques Cousteau rivolgeva sempre di più la sua attenzione al mondo della scienza e della tecnologia dell’esplorazione subacquea. Ciò sfociò con gli esperimenti di Precontinente, dall’inizio degli anni ’60, alla realizzazione delle prime immersioni in “Saturazione”, che consentivano all’uomo di vivere per lunghi periodi di tempo esposti ad alte pressioni. Una tappa molto importante per il Comandante fu l’onorificenza di membro dell’Académie Francaise, ottenuta nel 1989

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