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martedì, Maggio 14, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 24 Luglio.

Accadde che:

1923 (100 anni fa): Edoardo Agnelli è eletto Presidente della Juventus. L’evento segna l’inizio del sodalizio, pressoché ininterrotto tra la società calcistica e la famiglia Agnelli, il più antico e duraturo dello sport italiano. Edoardo Agnelli, unico figlio maschio di Giovanni, aveva allora da poco compiuto trent’anni e, dopo gli studi in legge, durante la grande guerra aveva assunto come luogotenente la direzione del parco automobilistico dello Stato maggiore italiano. Finita la guerra, era stato messo a capo della RIV, la società produttrice di cuscinetti a sfera che operava a Villar Perosa, nel feudo di famiglia. L’avvento del giovane Edoardo alla presidenza del club era l’esito abbastanza logico dell’evoluzione che la Juventus aveva conosciuto nel periodo postbellico: già sotto la presidenza di Olivetti, da società di studenti benestanti, di sportsman borghesi e aristocratici, si era trasformata in impresa, con la tendenza ormai inarrestabile al professionismo. La ricerca di mecenati era diventata un fenomeno comune nel mondo del calcio: Piero Pirelli fu presidente del Milan dal 1909 al 1928 e fece costruire a sue spese lo stadio di San Siro, mentre Senatore Borletti acquisì la proprietà dell’Inter nel 1926. Agnelli diede immediatamente al club una forma organizzativa precisa, registrando presso il Tribunale di Torino una società anonima a capitale interamente privato, la Juventus Organizzazione Sportiva Anonima (OSA), che si riprometteva di dare impulso anche allo sviluppo di discipline diverse da quella principale del calcio, inizialmente il tennis e più tardi, dal 1930, le bocce.

1959 (64 anni fa): l’allora vicepresidente statunitense Richard Nixon e il leader sovietico Nikita Chruščëv dibattono animatamente nella cornice di una cucina prefabbricata all’interno dell’Esposizione Nazionale Americana, a Mosca. L’occasione non poteva essere più propizia in quanto la tensione internazionale e i rapporti fra i due Paesi andavano parzialmente raffreddandosi, dopo i reciproci nervosismi susseguenti al lancio dello Sputnik sovietico. L’incontro fra le autorità sembrava indispensabile per dare inizio a un dialogo basato sulla reciproca comprensione e appare, quindi, quasi contraddittorio che da lì a qualche anno scoppiò la crisi dei missili cubani. i due dibatterono, di fronte alle telecamere di mezzo mondo e con l’ausilio di interpreti, di economia, modelli di sviluppo sociale, progresso e persino di tecnologia missilistica. La vicenda ebbe scarso seguito nell’ Unione sovietico, mentre fu ampiamente discussa nell’opinione pubblica statunitense. I giornali si divisero fra gli entusiasti sostenitori di un netto predominio americano, che aveva ancora una volta dimostrato al mondo la superiorità dei mezzi morali e pratici in possesso del blocco occidentale, e chi giudicò la vicenda come l’ennesimo tassello di un processo di vuoto afflato propagandistico. Nixon incappò al ritorno da Mosca in un picco di popolarità da parte dell’opinione pubblica che fino ad allora gli aveva dimostrato un’accoglienza fredda.

Nato oggi:

1957 (66 anni fa): nasce, a Bacoli (Napoli), Vincenzo Salemme attore, drammaturgo, comico, regista e sceneggiatore. Nel 1976, mentre frequenta i corsi universitari, viene scritturato dalla Compagnia Teatrale di Tato Russo con la quale debutta nella commedia “Ballata e morte di un capitano del popolo”. L’anno seguente si trasferisce a Roma e prende contatto con la compagnia di Eduardo De Filippo e con il quale inizia un sodalizio che dura fino al 1984, anno della morte dell’ attore. Alla fine degli anni ’80, Salemme si misura con la scrittura, redigendo testi teatrali che interpreta come attore. Dopo questa esperienza fonda, insieme ad altri attori, l’associazione E.T. che raccoglie un buon successo di pubblico e si trasforma in compagnia teatrale con il nome “Chi è di scena”. Inizia anche la sua partecipazione a progetti cinematografici di diverso valore e prestigio. Il successo arriva nel 1998, grazie a Rita Rusic, che dirige e interpreta un suo film raggiungendo, grazie al successo del botteghino, un pubblico più ampio. Il film si intitola “L’Amico del cuore” e incassa dieci miliardi di lire. Visto il successo dirige altri tre film: “Amore a Prima Vista” del 1999, “A Ruota Libera” del 2000 e “Volesse il Cielo!”. L’attività cinematografica continua con film suoi come “Baciato dalla fortuna”, “SMS – Sotto mentite spoglie” e “No Problem”, “Se mi lasci non vale”, “Una festa esagerata” e tanti altri. Vincenzo Salemme è stato sposato per trent’anni con Valeria Esposito, la donna ha lavorato sempre al suo fianco in qualità di manager. Dopo la separazione da Valeria, l’attore ha ritrovato la serenità accanto alla costumista Albina Fabi. Vincenzo Salemme è stato a lungo in terapia per problemi di ansia. L’attore ha affermato di aver imparato a gestire il problema nel corso degli anni, grazie ad un grande impegno e costanza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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