fbpx
giovedì, Maggio 2, 2024
spot_img
HomeApprofondimentiIl tempo dei ricordi

Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 12 Ottobre.

Accadde che:

1492 (531 anni fa): Cristoforo Colombo, durante il suo primo viaggio, approda sul’ isola di Guanahani, battezzandola San Salvador, scoprendo quello che verrà definito il Nuovo Mondo. Navigatore genovese, aveva iniziato giovanissimo a solcare i mari sulle navi commerciali. Studiando le carte dell’epoca e raccogliendo testimonianze, si convinse di aver individuato una nuova rotta per l’Asia. Ma il re Giovanni II, pur accettando di riceverlo, decise di non finanziare l’impresa. Colombo non si arrese e nel 1486 riuscì a ottenere ascolto dai reali di Spagna, spiegando il progetto: raggiungere attraverso un nuovo percorso il Catai e il Cipango, come erano chiamati Cina e Giappone. Il navigatore ricevette, però, ancora un rifiuto. Ma, nel 1492, avvenne il colpo di scena: i regnanti cambiarono idea e gli accordarono i finanziamenti necessari. Il 3 agosto di quell’anno salparono le caravelle, Niña, Pinta e Santa Marìa. Fu un viaggio lungo e difficile, tra guasti e proteste dei marinai, sempre più scettici e provati. Soltanto a ottobre si riaccese la speranza: le onde trasportarono dei ramoscelli, alcuni con fiori freschi, segno della vicinanza con la terraferma. La notte dell’11 ottobre Colombo si convinse di aver avvistato una luce e  nella mattina del 12 la spedizione sbarcò a Guanahanì, un’isola delle Bahamas, incontrando i primi, sorpresi indigeni.

1946 (77 anni fa): a Roma, con decisione governativa, l’Italia adotta l’Inno di Mameli come inno nazionale provvisorio. Conosciuto come “Fratelli d’Italia”, nacque in realtà con il titolo “Canto degli italiani”, scritto da Goffredo Mameli e musicato da Michele Novaro nel 1847. Il canto fu molto popolare durante il Risorgimento e nei decenni seguenti, sebbene dopo l’unità d’Italia come inno del Regno d’Italia fosse stata scelta la Marcia Reale, che era il brano ufficiale di Casa Savoia. Il Canto degli Italiani era, infatti, considerato troppo poco conservatore rispetto alla situazione politica dell’epoca: Fratelli d’Italia, di chiara connotazione repubblicana e giacobina, mal si conciliava con l’esito del Risorgimento, che fu di stampo monarchico. L’inno debuttò pubblicamente il 10 dicembre 1847 a Genova quando, sul piazzale del santuario della Nostra Signora di Loreto del quartiere di Oregina, fu presentato alla cittadinanza in occasione di una commemorazione della rivolta del quartiere genovese di Portoria contro gli occupanti asburgici durante la guerra di successione austriaca.

Nato oggi:

1935 (88 anni fa): nasce, a Modena, Luciano Pavarotti tenore, annoverato tra i maggiori tenori di tutti i tempi, nonché tra i massimi esponenti della musica lirica. Manifesta, fin da subito, una precoce vocazione al canto, come testimoniato dai resoconti familiari. Non solo, infatti, da bambino, saliva sul tavolo della cucina per le sue esibizioni infantili ma, spinto dall’ammirazione per il padre, anch’egli tenore dilettante, passava intere giornate davanti al giradischi, saccheggiando il patrimonio discografico del genitore. Nel 1961, vince il concorso internazionale “Achille Peri” che segna il suo vero esordio sulla scena canora. L’atteso debutto arriva a ventisei anni, al Teatro Municipale di Reggio Emilia, con un’Opera divenuta per lui emblematica, ossia la “Bohème” di Puccini.  Il 1961, oltre al debutto, è l’anno del matrimonio con Adua Veroni, dopo un fidanzamento durato ben otto anni. Nel 1963 che, grazie a una fortunata coincidenza, raggiunge la notorietà internazionale. Al Covent Garden di Londra il destino di Luciano Pavarotti incrocia quello di Giuseppe Di Stefano, uno dei suoi grandi miti giovanili. Viene chiamato per fare alcune recite dell’opera prima dell’arrivo dell’acclamato tenore, ma poi Di Stefano si ammala e Pavarotti lo sostituisce. Ottiene un enorme successo e il suo nome comincia a prendere peso sulla scena mondiale. Nel 1966 è il debutto di Pavarotti al Covent Garden, insieme a Joan Sutherland, in un’opera divenuta leggendaria per la “sequenza dei nove do di petto”: “La Figlia del Reggimento”. Il prosieguo della sua carriera è caratterizzato da strepitosi successi, con ovazioni sui palchi di tutto il mondo. Muore, a Modena, il 6 settembre del 2007.

- Spazio disponibile -
- Spazio disponibile -
- Spazio disponibile -
ARTICOLI CORRELATI
- Spazio disponibile -

Le PIU' LETTE

- Spazio disponibile -