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venerdì, Maggio 3, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 17 Ottobre.

Accadde che:

743 (1280 anni fa): avviene la vittoria cruciale di Carlo Martello nella battaglia di Poitiers, combattuta tra l’esercito arabo-berbero musulmano di al-Andalus, comandato dal suo governatore, Abd al-Raḥmān b. ʿAbd Allāh al-Ghāfiqī, e quello dei Franchi di Carlo Martello, maestro di palazzo dei re merovingi. La battaglia sul breve termine non fu determinante, in quanto i franchi, l’indomani, scoprirono che i musulmani si erano ritirati col favore delle tenebre. Anche da un punto di vista tattico, il risultato fu abbastanza contenuto, dal momento che la minaccia musulmana non era stata fermata. Invece, sotto un profilo strategico essa fu decisamente di grande portata, più che per aver fatto fallire il piano delle forze musulmane per aver invece fornito il destro a Carlo Martello di gettare le prime basi di un ambizioso futuro imperiale per sé e la sua casata che sarebbe stato poi portato a pieno compimento dal nipote Carlo Magno.

1933 (90 anni fa): Albert Einstein, scappa dalla Germania nazista e si trasferisce negli USA. In Germania la “Legge della Restaurazione del servizio civile”, atto legislativo antisemita voluto da Hitler, aveva permesso il licenziamento di tutti i professori universitari ebrei legalizzando l’antisemitismo imperversante nel paese.  Le posizioni antimilitariste assunte da Einstein durante la Prima guerra mondiale, nonché il crescente clima antisemita in Germania crearono un ambiente particolarmente scomodo. Presto cominciò a ricevere lettere minatorie e ingiurie mentre usciva dal suo appartamento o dall’ufficio. Nel febbraio 1920 un gruppo di studenti interruppe una sua lezione e uno di essi gridò: «Taglierò la gola a quello sporco ebreo!». L’antisemitismo divenne anche la molla per attacchi sul campo scientifico, tanto che, per reazione, scrisse un articolo per il Berliner Tageblatt, in cui denunciava il fatto che se non fosse stato un ebreo le sue teorie non sarebbero state attaccate in maniera così veemente. Per il suo apporto alla cultura in generale è considerato uno dei più importanti studiosi e pensatori del XX secolo. Einstein pubblicò più di 300 articoli scientifici e più di 150 articoli non scientifici. I suoi traguardi intellettuali e la sua originalità hanno reso il termine “Einstein” sinonimo di “genio”.

Nato oggi:

1912 (111 anni fa): nasce, a Canale d’Agordo (Belluno), Albino Luciani, divenuto Giovanni Paolo I con l’elezione alla Sede Apostolica il 26 agosto 1978. Primogenito di quattro figli apprese dalla madre i primi insegnamenti della dottrina cristiana. Sulla prima formazione religiosa e culturale incise poi profondamente il parroco don Filippo Carli, che nell’estate 1923 lo aiutò a conseguire privatamente la preparazione necessaria per entrare in Seminario. Concluso l’iter della formazione teologica, durante il quale si era distinto per le doti morali, le capacità intellettive e l’alto profitto negli studi, il 10 febbraio 1935 ricevette il diaconato. Non avendo ancora compiuto l’età canonica per il sacerdozio, con dispensa super defectum aetatis, il 7 luglio dello stesso anno, fu ordinato sacerdote dal vescovo Cattarossi nella chiesa di San Pietro apostolo, a Belluno. Nell’ottobre del 1937, appena venticinquenne, fu chiamato a Belluno a ricoprire l’incarico di vice rettore del Seminario Gregoriano e contemporaneamente di docente delle classi di liceo e teologia. Il 15 dicembre 1958, nel primo concistoro indetto da Giovanni XXIII, venne preconizzato vescovo di Vittorio Veneto. Il successivo 27 dicembre ricevette la consacrazione episcopale nella basilica di San Pietro e l’11 gennaio 1959 fece il suo ingresso nella diocesi veneta. Nel corso del suo episcopato il vescovo Luciani partecipò a tutte le quattro sessioni del Concilio vaticano II (1962-1965). Seppure non prese mai la parola durante i lavori in aula depositò un intervento scritto a favore della collegialità episcopale. Negli anni seguenti si adoperò per un’applicazione del Concilio sottolineando che esso avrebbe dovuto favorire un cambiamento delle strutture nella Chiesa, ma soprattutto una riforma nell’atteggiamento interiore dei cattolici. Il 15 dicembre 1969 segnò un nuovo periodo nella vita del vescovo Luciani: Paolo VI annunciò la sua nomina alla sede patriarcale di Venezia. L’indomani della morte di Paolo VI, il 6 agosto 1978, il Patriarca lasciò Venezia e il 25 agosto entrò in Conclave. Dopo un Conclave rapidissimo, durato soltanto ventisei ore, il 26 agosto 1978 Albino Luciani saliva al soglio di Pietro. Il suo pontificato fu tra i più brevi nella storia della Chiesa cattolica: la sua morte avvenne dopo soli 33 giorni dalla sua elezione al soglio di Pietro, il 28 settembre 1978, forse a causa di un infarto miocardico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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