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venerdì, Maggio 3, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 6 Febbraio.

Accadde che:

1952 (72 anni fa): Elisabetta II, all’età di 25 anni, diventa regina alla morte del padre Giorgio VI del Regno Unito. Quella mattina, re Giorgio VI viene trovato morto nel suo letto, ed Elisabetta, che si trovava in un remoto lodge keniota, quando apprese la notizia della morte del padre, rientrò immediatamente a Londra sbarcando dall’aereo vestita a lutto per iniziare la sua vita da regina. La giovane Elisabetta, destinata a regnare più a lungo di ogni altro sovrano nella storia britannica, ereditava un Paese che ancora doveva rialzare la testa dalla devastazione della Seconda guerra mondiale. Giorgio VI divenne, durante la Seconda Guerra Mondiale, un vero e proprio simbolo della determinazione britannica a vincere la guerra. La sua popolarità salì alle stelle quando si rifiutò di abbandonare Londra durante il Blitz nazista nei primi mesi del conflitto. Era con la regina a Buckingham Palace quando il palazzo reale fu bombardato. Elisabetta seguì il padre nel dare l’esempio: all’inizio del 1945 si arruolò all’Auxiliary Auxiliary Territorial Service diventando la prima donna della Famiglia Reale ad unirsi alle forze armate a tempo pieno. Con al suo fianco il ministro Winston Churchill la giovane regina cominciò il suo percorso “formativo” che la portò più di un anno dopo all’incoronazione, il 2 giugno del 1953, nell’Abbazia di Westminster, un momento storico che fu per la prima volta trasmesso in televisione. Nel lunghissimi anni del suo regno, Elisabetta II ha visto cambiamenti epocali, come la devoluzione del potere nel Regno Unito, che determinò un trasferimento di poteri politici dalle Camere del Parlamento ai rappresentanti eletti in Scozia, Irlanda del Nord e Galles; la decolonizzazione dell’Africa con il rafforzamento del Commonwealth; il cosiddetto “rimpatrio” della Costituzione canadese nel 1982, quando il Parlamento britannico approvò la legge costituzionale sul Canada del 1982 e il Regno Unito perse formalmente la giurisdizione sul paese nordamericano. Ha regnato per 70 anni, morendo l’8 settembre 2022.

2020 (4 anni fa): avviene il disastro del Frecciarossa di Trenitalia deragliato all’alba, presso il PM Livraga, mentre viaggiava a 298 chilometri orari. Il treno stava viaggiando a 290 chilometri all’ora sulla linea alta velocità Milano-Bologna. Il bilancio è stato di due morti e 31 feriti. Le vittime sono state i due macchinisti, Giuseppe Cicciù, di 51 anni, di Reggio Calabria, e Mario Di Cuonzo, di 59 anni, di Capua. A seguito dei riscontri avuti in occasione dei sopralluoghi svolti sul sito, si è ritenuto che la cause diretta dell’incidente sia stato il posizionamento errato del deviatoio numero 5, disposto in deviata in modo tale da indirizzare i convogli in arrivo verso i binari di ricovero anziché verso quelli della linea. Le cause indirette dell’incidente sono da attribuire ad un errore di cablaggio interno del circuito di controllo dell’attuatore numero 2 del telaio di punta del deviatoio numero 5, a causa del quale il segnale di controllo inviato al DCO di Bologna indicava che il deviatoio era posizionato in corretto tracciato anche se in realtà non lo era.

Nato oggi:

1945 (79 anni fa): nasce a nel villaggio di Rodhen Hall, distretto di St.Ann, sulla costa Nord della Giamaica, Bob Marley cantautore, chitarrista. Frutto della relazione tra Norman Marley, capitano dell’esercito inglese, e Cedella Booker, giamaicana, affermò che: “Non ho mai avuto padre. Mai conosciuto. Mia madre ha fatto dei sacrifici per farmi studiare. Ma io non ho cultura. Soltanto ispirazione. Se mi avessero educato sarei anche io uno sciocco”. Quando Marley scopre il rock decide di costruirsi da sé una chitarra. Quando incontra Peter Tosh, i due insieme a  Neville O’Riley Livingston costituiscono il primo nucleo dei “Wailers” (che significa “coloro che si lamentano”). Bob Marley & The Wailers continuarono ad espandere il loro successo prima con “Babylon By Bus”, poi con “Survival”. Alla fine degli anni settanta, Bob Marley And The Wailers erano la più famosa band della scena musicale mondiale, e infransero i record di vendite discografiche in Europa. Bob era riuscito a comunicare ad un pubblico di massa la realtà del suo tormentato paese di origine, la Giamaica. Voleva, però, trovare nuovi modi per trasmettere la sua verità a tutti, voleva parlare a tutto quel mondo oscuro che si estendeva fuori dai confini a lui familiari, un mondo che il suo stesso pubblico non conosceva abbastanza. Ma non è riuscito a realizzare il suo sogno. La salute di Bob, però, andava peggiorando e, durante un concerto a New York, quasi svenne. La mattina dopo, il 21 Settembre 1980, andò a fare jogging e collassò. Alcuni giorni più tardi fu scoperto che aveva un tumore al cervello e che, secondo i medici, non gli restava più di un mese di vita. È morto, a Miami, l’11 maggio 1981.

 

 

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