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mercoledì, Maggio 15, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 13 Marzo.

Accadde che:

1972 (52 anni fa): a Milano, si apre il XIII congresso del PCI, nel corso del quale Enrico Berlinguer sarà eletto segretario del partito. Egli riprende la formula togliattiana della collaborazione fra le grandi forze popolari: comunista, socialista e cattolica. Fra il settembre e l’ottobre del 1973, Berlinguer propone la sua analisi della società moderna partendo dal colpo di Stato in Cile, che ha mostrato a cosa può andare incontro una democrazia fragile. Così scrive il 12 ottobre del 1973: “La gravità dei problemi del paese, le minacce sempre incombenti di avventure reazionarie e la necessità di aprire finalmente alla nazione una sicura via di sviluppo economico, di rinnovamento sociale e di progresso democratico rendono sempre più urgente e maturo che si giunga a quello che può essere definito il nuovo grande compromesso storico tra le forze che raccolgono e rappresentano la grande maggioranza del popolo italiano. L’Italia è una democrazia debole che ha bisogno di un’alternativa condivisa e costruita dai grandi partiti di massa”. Il grande successo elettorale, ottenuto dai comunisti italiani alle elezioni del 1975 e del 1976, conferma l’intuizione di Berlinguer.

2013 (11 anni fa): dopo cinque scrutini, viene eletto papa il cardinale argentino Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, che assunse il nome di Francesco, in onore di san Francesco d’Assisi. Il cardinale Bergoglio era considerato uno dei candidati più in vista già per l’elezione a pontefice nel conclave del 2005, sarebbe stato, infatti, il cardinale più votato dopo Ratzinger. Il Conclave, del 2013, inizia il pomeriggio del 12 marzo e l’ elezione avviene la sera del giorno dopo, al quinto scrutinio. È il primo gesuita a diventare papa e il primo pontefice proveniente dal continente americano. Queste sono le sue prime parole, dopo aver salutato affettuosamente la folla con un cordiale e semplice “Buonasera”: “Fratelli e sorelle, buonasera! Voi sapete che il dovere del conclave era di dare un vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo, ma siamo qui. Vi ringrazio dell’accoglienza. La comunità diocesana di Roma ha il suo vescovo: grazie! E prima di tutto, vorrei fare una preghiera per il nostro vescovo emerito, Benedetto XVI. Preghiamo tutti insieme per lui, perché il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca. E adesso, incominciamo questo cammino: Vescovo e popolo. Questo cammino della Chiesa di Roma, che è quella che presiede nella carità tutte le Chiese. Un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi. E adesso vorrei dare la Benedizione, ma prima – prima, vi chiedo un favore: prima che il vescovo benedica il popolo, vi chiedo che voi preghiate il Signore perché mi benedica: la preghiera del popolo, chiedendo la Benedizione per il suo Vescovo.Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me”. Papa Francesco ha impartito poi la benedizione Urbi et Orbisenza, senza le tradizionali scarpe rosse ma indossando solo l’abito piano bianco, con la croce pettorale in argento che utilizzava prima di essere eletto papa. Il giorno seguente, padre Federico Lombardi, incontrando la stampa accreditata, ha raccontato che il neo-pontefice, subito dopo l’elezione, nel ricevere l’omaggio di tutti i cardinali nella Cappella Sistina, ha preferito stare in piedi piuttosto che utilizzare la poltrona a disposizione, è tornato nella Domus Sanctae Marthae sul pulmino con gli altri cardinali, invece, di utilizzare l’automobile papale. In seguito, si è recato alla Casa del Clero dove aveva soggiornato nei giorni precedenti al Conclave, ha preso i suoi bagagli e ha pagato il conto.

Nato oggi:

1951 (73 anni fa): nasce, a Roma, Carlo Vanzina regista, produttore cinematografico e sceneggiatore. Suo padre, Steno è un famoso regista, così Carlo e il fratello Enrico, con il quale formerà una fortunata coppia cinematografica, vivono in un ambiente familiare artisticamente stimolante, frequentato da attori e registi. Spinto proprio dall’ambiente di famiglia, Carlo sceglie per sé la carriera artistica e giovanissimo affianca come assistente Mario Monicelli nelle riprese di due film: “Brancaleone alle crociate” (1970) e “La mortadella” (1971). Dopo cinque anni debutta alla regia con un film comico, “Luna di miele in tre” che vede come protagonista Renato Pozzetto. Oltre all’attività di regista, si dedica anche a quella di talent scout alla ricerca di nuovi volti da far debuttare nelle sue pellicole. Al suo fiuto di scopritore devono molto personaggi come Jerry Calà, Diego Abatantuono, la coppia Boldi-De Sica e molti altri ancora. Vanzina lancia un genere nuovo che può connotarsi come spensierato e allegro sul filone dei film vacanzieri. Proprio nel 1982 gira “Sapore di mare” con Jerry Calà, Virna Lisi e Isabella Ferrari, ambientato a Forte dei Marmi in Versilia. L’anno successivo viene girato anche il sequel “Sapore di mare 2 – Un anno dopo”. Nel 1983 si cimenta con il primo film ad ambientazione natalizia: “Vacanze di Natale” che rientra nel genere dei cine-panettoni. Nonostante il successo di pubblico, la critica si mostra sempre scettica nei confronti del valore artistico di questo tipo di film, considerati spesso monotoni e ripetitivi e fautori di una comicità troppo facile e, a volte, eccessivamente volgare. Ma Carlo non se ne preoccupa continuando a girare film che assecondano la sua visione della comicità. Tra le ultime fatiche cinematografiche ricordiamo la commedia “Buona giornata” (2012) con protagonisti Lino Banfi, Vincenzo Salemme, Diego Abatantuono e Christian De Sica. Malato da tempo, Carlo Vanzina muore, a Roma, all’età di 67 anni, l’ 8 luglio 2018. Enrico ha scritto queste toccanti parole: “Era mio fratello, era il mio migliore amico, era il mio confidente e io il suo, era il mio alter ego nel lavoro. Siamo stati insieme praticamente tutti i giorni della nostra esistenza, prima da piccoli, poi da adolescenti, poi lavorando insieme. Carlo è stato il mio passato ed era il mio futuro”.

 

 

 

 

 

 

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