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martedì, Aprile 30, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 21 Marzo.

Accadde che:

1963 (61 anni fa): chiude il penitenziario federale USA di Alcatraz, situato su un’isola della baia di San Francisco. Il carcere fu chiuso per volere di Robert Kennedy, allora procuratore generale, soprattutto per gli elevati costi della sua gestione: era, infatti, necessario il trasporto sull’isola di alimenti, acqua potabile e indumenti. I politici americani arrivarono a sostenere che sarebbe stato più economico mantenere i detenuti nell’albergo più lussuoso di New York piuttosto che sull’isola. Anni dopo, il carcere fu aperto al pubblico per le visite guidate. Il carcere di Alcatraz è comunemente noto per l’estrema rigidità con cui venivano trattati i detenuti. Chi veniva mandato ad Alcatraz era solitamente considerato molto pericoloso o aveva già tentato la fuga da altre prigioni. I carcerati erano costretti a scontare la loro pena in una cella singola, dalle dimensioni notevolmente ridotte. Le mancanze disciplinari venivano punite con la reclusione al buio e al freddo nelle celle d’isolamento. A differenza di altre carceri, la possibilità di lavorare non era concessa a tutti, ma era un privilegio che ci si doveva guadagnare con la buona condotta e rispettando le regole della prigione.

2006 (18 anni fa): viene fondato twitter. “Sto impostando il mio twttr”: quel giorno Jack Dorsey, allora giovane sviluppatore, collaudava Twitter scrivendo il primo cinguettio della storia della piattaforma. l microblog nasce sulle ceneri di Odeo, un sistema per pubblicare sul web messaggi audio o video via telefono, una specie di podcast ‘ante litteram’. Un testo di pochi caratteri, breve come un sms. È il primo cinguettio della storia della piattaforma. il lancio ufficiale della piattaforma avverrà a luglio. Ad accorgersi del social è il blog TechCrunch, molto usato a San Francisco, per dare la notizia di un terremoto. Da quel momento, Twitter spicca il volo, in un anno triplica la mole di cinguettii. Ora Twitter guarda al futuro: punta a 315 milioni di utenti attivi al giorno e al raddoppio delle entrate annuali entro il 2023.

Nato oggi:

1960 (64 anni fa): nasce, a San Paolo (Brasile), Ayrton Senna da Silva pilota automobilistico, considerato uno dei più grandi e talentuosi piloti di tutti i tempi. Il padre, nella sua officina meccanica, gli costruisce un piccolo go-kart e Ayrton inizia a guidare già all’età di quattro anni. La sua più grande passione per tutto il periodo della giovinezza diventano proprio i go-kart. Fa il suo debutto in una gara ufficiale nel 1973 sulla pista di Interlagos: vittoria nella prima corsa, così il padre intuendo le potenzialità del ragazzo lo affida a “Tche”, il miglior preparatore disponibile e, a soli 17 anni, vince il suo primo titolo internazionale. Il passo successivo, sulla scena internazionale, è la partecipazione al campionato del mondo del 1978 a Le Mans in Francia. Ayrton è più veloce dell’irlandese Terry Fullerton, pilota ufficiale DAP e campione del mondo nel 1973. Ayrton capisce che per diventare un pilota di F1 doveva lasciare il Brasile, la sua famiglia, i suoi amici, per trasferirsi nella patria dell’automobilismo: l’Inghilterra. La scelta sulla categoria cadde sulla Formula Ford. Ha solo 23 anni quando passa alla Formula 3. Il 1983 è il suo anno: nel campionato inglese stabilisce il record di dieci vittorie nelle prime dieci gare disputate, con nove pole position e restando al comando per 185 giri su 187 totali. Senna era il quattordicesimo pilota brasiliano a entrare a far parte del prestigioso mondo della F1. Il 1° maggio 1994 si corre ad Imola, nel GP di San Marino: tutto l’ambiente è già fortemente scosso dalla morte del pilota Roland Ratzenberger, avvenuta il giorno precedente durante le prove. Al settimo giro, per la probabile rottura del piantone dello sterzo, Ayrton esce di pista alla curva del Tamburello: lo schianto della sua Williams contro il muretto a 300 chilometri orari è terribile. Il campione brasiliano viene subito soccorso e portato al vicino ospedale di Bologna in elicottero. Nonostante lo sforzo dei medici nel tentativo di salvarlo, muore alle 18:30 per le gravi contusioni riportate alla nuca, all’età di 34 anni. “Togliere tutta l’elettronica è stato un grande errore, le macchine sono molto veloci e difficili da guidare. Sarà una stagione mica da ridere, con molti incidenti”. Ayrton pronunciò questa frase durante i test invernali della sua ultima stagione in F1, nel 1994. Qualcosa che fa pensare parecchio, soprattutto alla consapevolezza della poca sicurezza con cui si sceglieva di correre.

 

 

 

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