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giovedì, Aprile 25, 2024
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Incendio a Catanzaro: trovate migliaia di euro nella casa

Il ritrovamento mette in dubbio le effettive cause del rogo nell’abitazione di Vito Corasoniti, in cui hanno trovato la morte tre suoi figli. L’autopsia: decesso da asfissia, non da ustioni

Ma è stato accidentale o no, l’incendio di Catanzaro a casa Corasoniti in cui tre giovanissimi fratelli hanno perso la vita? A questo punto, ogni ipotesi è lecita e occorre che gli investigatori vaglino tutti gli scenari con la massima circospezione.
Nell’abitazione di Vitaliano “Vito” Corasoniti sono state infatti rivenute migliaia di euro in contanti (in buona parte, carbonizzate per via del rogo) da parte dei carabinieri della Scientifica e i Vigili del fuoco.
Un ritrovamento che secondo gli investigatori stride parecchio col contesto di case popolari e povertà vissuto dall’intera famiglia: quel denaro, si chiedono gli inquirenti, era dei Corasoniti o ne era “custodito” in casa, per qualche ragione? Certo, adesso si fa avanti pure l’ipotesi investigativa che possa esserci una correlazione tra il fuoco-killer e la sparatoria  con tre feriti accaduta successivamente in un punto di via Isonzo che dista cento metri in linea d’aria da casa Corasoniti, una sorta di ‘Far West’ in cui due gruppi criminali rivali si sarebbero fronteggiati armi in mano.
In più, l’esame autoptico non riconduce il decesso di Saverio, Mattia Carlo e Aldo Pio alle ustioni provocate dalle fiamme, ma all’inalazione del fumo sprigionatosi. Per i risultati dettagliati dell’autopsia, condotta da Giulio Di Mizio, bisognerà comunque attendere due mesi. Anche uno dei legali della famiglia, l’avvocato Francesco Gigliotti, chiede di verificare a questo punto ogni aspetto, inclusi i tabulati telefonici delle utenze intestate a Vito Corasoniti e ai suoi congiunti.
Rimane in atto l’apprensione per la sorte degli altri quattro feriti nell’incendio del 21 ottobre scorso: il capofamiglia e uno dei figli, il quattordicenne Antonello, ricoverati in Rianimazione all’ospedale “Pugliese” di Catanzaro, la madre Rita Mazzei – ricoverata al Centro Grandi ustionati di Bari – e un’altra dei figli, Zaira Mara, di soli dieci anni.

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