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lunedì, Settembre 16, 2024
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Italia. La Repubblica delle banane

Oggi, parte una nuova rubrica che ha lo scopo di denunciare tutte ciò che non va nel nostro paese, rendendo l’Italia una vera Repubblica delle banane.

Inizio questa nuova rubrica di denuncia di tutte quelle storture che rendono, a mio avviso, l’Italia la vera Repubblica delle banane.

Ogni giorno riceviamo telefonate, e-mail e WhatsApp di gente che viene oltraggiata abusata e trattata male dallo Stato con la S maiuscola che, invece, dovrebbe trattarla come una figlia. Oggi parliamo di un nostro amico, un uomo che dopo aver avuto successo sia sociale che economico in Canada, haa deciso di  ritornare in Italia, ed investire per il bene della sua Calabria. Questo signore dopo anni passati nella sua terra è sempre più amareggiato per scelta fatta. Perché, in questi anni, si è trovato sempre di fronte uno stato nemico. L’ultimo episodio, che ci ha raccontato oggi, riguarda una cosa veramente assurda.

Dopo 12 anni che in Italia, ieri, è stato fermato in un posto di blocco delle forze dell’ordine. Gli hanno subito contestato che la sua patente presa in Canada era scritta in inglese, cosa che da 12 anni a questa parte nessuno gli ha mai detto. Così, questi signori, hanno deciso di punire il malcapitato.

Ripetiamo noi siamo perchè le regole vadano rispettate, ma dobbiamo raccontare quello che c’è stato detto. Il nostro protagonista viene condannato a pagare una multa di 5000 €, gli viene sequestrata la patente e pongono un fermo all’auto per 90 giorni. Questo nostro amico è invalido ed ha 81 anni, si trova oggi impossibilitato a muoversi per una colpa non sua.

Ci chiede, ma se la patente canadese non era valida in Italia, perché in tutti questi anni nessuno mi ha mai fatto una multa o un avviso? Certo ora dovrà dare ragione a quei suoi amici che lo hanno definito pazzo, perché è tornato a vivere in Italia. Una nazione dove ogni giorno lo Stato anziché premiarti, anziché aiutarti, ti punisce. Quello che è successo al nostro amico anche se può essere legale è certamente un abuso, perché visto che da 12 anni gira con la patente in inglese, gli avrebbero potuto dare un mese di tempo per mettersi in regola, senza stravolgere la sua vita e le sue abitudini.

Riteniamo giusto scrivere questa lettera, che deve essere un appello rivolto al sindaco di Sant’Ilario, ai sindaci della Locride, ai consiglieri regionali della Locride, a chiunque possa interfacciarsi con questo stato che non guarda in faccia i propri cittadini.

Il nostro amico è stato trattato come un delinquente.

I nostri migranti sono una ricchezza per la nostra Terra, ma se lo Stato continua a mostrare la sua faccia più brutta non ritorneranno più.

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