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giovedì, Aprile 18, 2024
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L’addio ad Ivana Trump: ciao bionda!

Il ricordo di Vincenzo Speziali

Vi è un filo nell’anima che si spezza, nel momento in cui qualcuno che conosci, viene a mancare, congedandosi dalla vita terrena, quindi lasciando coloro i quali hanno vissuto -assieme- momenti irripetibili.

Nell’apprendere la notizia della morte di Ivana Trump, è proprio ciò quello che ho pensato, in quanto il nastro dei ricordi della vita -la mia vita!- si riavvolge e inscena un amarcord di nostalgie, proprio perche` non rivedrò più qualcuno di costoro e credetemi, sono tanti e molti hanno un posto particolare nel mio cuore.

Vale, ovviamente, quanto sto dicendo, pure per Ivana ‘la bionda’, con il suo delizioso ed eccentrico modo stravagante, colmo di energia e vita, genio (era molto intelligente) e sregolatezza, che l’avvolgeva in un allure -al pari di un’aurea- pieno di fascino e anche -un po’- di tristezza lasciva.

Ho ben in mente il ricordo della sera in cui ci conoscemmo, ad una cena al ‘Jaky’O’, nel lontano 2009, organizzata dai cari amici Steve Eleck (tra gli uomini più ricchi di Ungheria e Ambasciatore ‘magiaro’ presso il Principato di Monaco, nonché carissimo amico) e da sua moglie, ovvero la Contessa Chiara Rivetti (altra impareggiabile amica e autentica nobildonna).

Ad onor del vero, quella sera -ne ho perfetta memoria- c’era pure ‘Carletto’, ovvero il Principe Carlo Giovannelli (ennesimo e caro amico, che ci lasciato alcuni anni fa), assieme a Massimo Garcia, con il quale ancora ci sentiamo e ci frequentiamo, sull’asse Roma/Parigi/Costa Azzurra e ricordo perfettamente, quello che accade dopo aver terminato ‘il desco’ -anche perché io e Chiara, ordinammo un riso al salto deliziosissimo, di cui ho ancora l’acquolina in bocca!- ovvero, il proseguo della serata, in un locale nel centro storico di Roma, con Angelo Donati e Milly (Carlucci, n.d.r.).

Uscendo dal Jaky’O, Ivana volle venire con me e mia moglie Joumana, in macchina -loro due, difatti, parlavano fitto fitto, di arredamenti ed immobili- ed io -alla costante ricerca di un tabacchino per le sigarette- le lasciai, per buoni dieci minuti, da sole, in attesa che disbrigassi la faccenda.

Tralascio gli improperi muliebri (ma non, la difesa che Ivana fece per me e di cui la ringrazio ancora, pur essendo meravigliata lei stessa, di questa mia faccia tosta ), però quella sera, scivolò via come una gioia paragonabile allo splendore di un cristallo, di cui ne parlai, il giorno successivo ad Emanuele Filiberto di Savoia, condividendo con lui, l’identico sentimento per ‘la biondissima Trump’.

Che poi, lei fosse, persino di cuore, è risaputo, ma pochi sanno con quanta e quale discrezione amorevole -benche` sentita- fino all’ultimo resto` vicino ed assistette un suo ex marito, ovvero Rossano Rubicondi, con il quale i rapporti furono alla stregua delle montagne russe.

Oggi, anche Ivana, vola via, come prima di lei sono andati via Carlo Giovannelli e la mia Marina (Punturieri, già Lante della Rovere e infine Ripa di Meana, n.d.r.), però restano i ricordi, i momenti assieme, le bizzarrie e le distrazioni.

Patti chiari, tutti belli!

 

Vincenzo Speziali

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