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Lamezia Terme: il 29 dicembre parte la rassegna “Restare, tornare, approdare: la Calabria è un destino”

La rassegna propone incontri con  “emigrati al contrario”, persone che hanno scelto la Calabria come loro nuova patria. Da qui i diversi significati di: “restare” decidere di rimanere in luoghi dai quali normalmente si fugge;  tornare, nel caso di chi è andato via e poi, pentito, ritorna alla sua terra d’origine riscoprendola; “approdare”, quando si tratta invece di persone provenienti da altre parti del mondo.

Dopo il clamoroso successo della prima giornata del Presepe del Reventino (il 26 dicembre, ma vi sarà un’altra giornata il 6 gennaio), nuovo evento all’Antico Mulino delle Fate: giovedì  29 dicembre, alle ore 18,00, all’interno del mulino, nella valle del T. Canne, a cinque minuti di cammino dal Castello Normanno-Svevo di Nicastro – si svolgerà, nell’ambito del Festival delle Erranze e della Filoxenia e con la collaborazione di Grafichè Editore, il primo incontro della rassegna “Restare, tornare, approdare: la Calabria è un destino”, con un dialogo fra gli scrittori Francesco Bevilacqua (curatore della rassegna) e Ginevra dell’Orso (prima ospite), con letture dai testi di quest’ultima a cura di Giancarlo Davoli.

La rassegna propone incontri con persone che sono “emigrati al contrario”, ossia dal Nord al Sud, scegliendo la Calabria come loro nuova patria. Da qui il titolo che richiama le tre modalità di una scelta siffatta: “restare” cioè decidere di rimanere in luoghi dai quali normalmente si fugge;  tornare, nel caso di chi è andato via e poi, pentito, ritorna alla sua terra d’origine riscoprendola; “approdare”, quando si tratta invece di persone provenienti da altre parti del mondo che hanno incontrato il Sud e se ne sono innamorati, scegliendo di viverci. “La Calabria è un destino” è invece la parafrasi di un’affermazione del letterato bosniaco Predrag Matvejevic, il quale, in un suo famoso libro (“Breviario mediterraneo”) sostiene che per molte persone del centro e del nord Europa esiste una “fede nel Sud”, che queste persone desiderano “diventare mediterranee” e che per loro “il Mediterraneo è un destino”, per l’appunto.

Ginevra dell’Orso è una di queste persone. Dopo anni dedicati alle pubbliche relazioni e all’interior design, Ginevra decide di mollare la folle frenesia di Milano e di Los Angeles per trasferirsi in un magico paesino sulla costa jonica calabrese, dominato da un mare cristallino e da una natura incontaminata, in cui ha potuto manifestare tutto il suo amore per la terra. E lì vive, insieme alla sua famiglia, circondata da piante e animali. Ma Ginevra è anche una scrittrice di libri naturalistici e di articoli che, da quando è venuta a vivere in Calabria, decantano le bellezze della regione e valutano con comprensione le tante pecche che pure in essa vi sono. Francesco Bevilacqua, a sua volta scrittore e giornalista che ha dedicato gran parte della sua vita alla Calabria e al Sud, intervisterà il primo ospite della rassegna nella conviviale cornice del Mulino, per cercare di capire le motivazioni profonde di un “innamoramento” per una terra così difficile.

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