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giovedì, Marzo 28, 2024
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Lettera di una mamma per il suo bambino che non c’è più

Pubblichiamo la lettera di una madre che racconta la morte del suo bambino causata, probabilmente, da negligenza.

Ringrazio la redazione per avermi dato la possibilità di scrivere poche righe in merito la mia triste esperienza, un caso che  non so se definire malasanità o negligenza, perché credetemi non ci sono termini per descrivere questa situazione. Premetto solo che nel 2021, con i passi fatti dalla scienza determinati errori  o meglio disattenzioni  non sarebbero dovuti capitare. Purtroppo non sono né la prima né l’ ultima donna, che si trova davanti a una  simile circostanza che mi auguro possa essere l’ultima.

Seguita  in modo superficiale,(con visite ed ecografie che lasciano a desiderare) dalla dottoressa B.C., Ginecologa operante presso l’ospedale di Locri, per una gravidanza voluta e desiderata che ho portato avanti con alti e bassi fino a quasi ai 8 mesi. Mio figlio affetto da una cardiopatia non rara (che era presente dall’inizio), che secondo riscontri e visite fatte in un secondo momento presso altri specialisti, si vedeva benissimo attraverso l’ ecografia morfologica.  Quest’ultima è stata fatta dalla mia dottoressa omettendo una situazione che di lì a poco  si sarebbe evoluta nel peggior dei casi, trasformando un momento bellissimo nella vita di una donna in un incubo con un tragico epilogo.

Mio figlio è nato morto a quasi 36 settimane, (un bambino, non perché è mio figlio, con tutte le bellezze che solo un angelo del paradiso possiede) nulla mi è stato detto fino a questi mesi del problema che aveva il cuoricino di Matteo. Sono stata trattata come un numero dalla ginecologa, a ogni visita veniva usato un metodo superficiale e  poca professionale.

Non sono io dettata dal dolore a dire che il cuore di mio  figlio aveva problemi, ma detto da chi capisce più di me. Infatti come dicevo sono stata visitata da dottori tra ginecologi, cardiologi fetali dalla Sicilia all’Emilia Romagna, tutti con lo stesso pensiero:”SIGNORA MI DICEVANO LA MALFORMAZIONE ERA VISIBILE NELLE ECOGRAFIE O TRAMITE TEST PIU APPROFONDITI CHE LEI NON È STATA SOTTOPOSTA’ NEI PRIMI MESI DELLA GRAVIDANZA”.

Scrivo ciò, affinché nessun’ altra donna possa  più conoscere il dolore che sto vivendo in questo momento della mia vita, con ripercussioni sia fisiche che psicologiche.

È assurdo pensare che in un periodo di pochi mesi, la medicina sia riuscita a trovare  un vaccino contro un virus sconosciuto che ha mutato le nostre vite e poi non si riesce  a vedere un cuoricino che anche io, senza studi e semplicemente diplomata, sono riuscita con attenzione a distinguere da una semplice ecografia.

il mio auspicio  èche mio figlio mi dia la forza di andare avanti e che la mano Divina guidi tutti i dottori del mondo.

Grazie…..

F. R. S.

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