Maggio è il mese della lettura, già iniziato dal momento che il 23 aprile è stata la festa di san Giorgio, protettore di tante città tra cui Reggio Calabria. Si chiama la giornata mondiale del libro e del diritto d’autore perché il 23 aprile 1616 morirono tre giganti della letteratura: lo spagnolo Miguel De Cervantes, l’inglese William Shakespeare e il peruviano Garcilaso de la Vega che scrisse una epistola, due elegie, tre egloghe, cinque odi, trentotto sonetti e alcune composizioni minori che seguivano l’antica maniera castigliana. Per questo “Il Maggio dei Libri” è diventata nel tempo una campagna nazionale!
Bruno Gemelli
Nata nel 2011 con l’obiettivo di sottolineare il valore sociale dei libri quale elemento chiave della crescita personale, culturale e civile, “Il Maggio dei Libri” è diventata nel tempo una campagna nazionale che invita a portare i libri e la lettura anche in contesti diversi da quelli tradizionali, per intercettare coloro che solitamente non leggono, ma che possono essere incuriositi se stimolati nel modo giusto. Nella sua missione, “Il Maggio dei Libri” coinvolge in modo capillare enti locali, scuole, biblioteche, librerie, festival, editori, associazioni culturali e i più diversi soggetti pubblici e privati. In Italia ma non solo, ogni anno, infatti, la campagna varca i confini nazionali unendo nella comune passione per la lettura diverse realtà, come le scuole italiane all’estero. Grazie alla collaborazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nel corso delle edizioni si sono svolti appuntamenti in numerosi Paesi tra cui: Argentina (Buenos Aires e Morón), Belgio (Bruxelles, Liegi e il sito Unesco Blegny-Mine), Brasile (San Paolo), Canada (Toronto), Croazia (Albona e Zara), Francia (Lione e Parigi), Germania (Berlino e Monaco di Baviera), Grecia (Atene), Perù (Lima), Romania (Bucarest), Slovenia (Koper e Pirano), Spagna (Barcellona e Sitges), Svizzera (Basilea, Lugano e Poschiavo) e Turchia (Smirne), oltre a iniziative organizzate da numerosi Istituti Italiani di Cultura, Ambasciate e Consolati all’estero di tutto il mondo.
“Intelleg(g)o” è il tema di questa quindicesima edizione. In sinergia con l’ultima edizione di Libriamoci, anche “Il Maggio dei Libri” sottolinea l’insostituibile valore della lettura come strumento che forma e affina il pensiero, modella intelligenze e ispira ideali: una palestra mentale continua in grado di condurre i lettori oltre la superficie delle cose e facendo loro sviluppare consapevolezza e senso critico. Non mancano – come recita il sito ilmaggiodeilibri.cepell.it – «i tre filoni tematici in cui è possibile declinare le proprie iniziative: Intelleg(g)o… dunque sono, Intelleg(g)o… dunque sento e Intelleg(g)o… dunque faccio, ciascuno pensato per ospitare molteplici generi letterari e offrire diversi punti di vista sul valore sociale dei libri».
La Calabria, purtroppo, è la Cenerentola della lettura che condivide il triste primato con Campania, Puglia e Sicilia.
Tornando alla festa di San Giorgio si ricorda che in Catalogna le strade sono invase di fiori e libri. Vi è l’usanza, infatti, che gli uomini regalino una rosa alle donne e ne siano contraccambiati con un libro. Negli ultimi tempi libri accompagnati da una rosa sono regalati anche alle donne. Le origini di questa tradizione sono lontane. Secondo alcune fonti, la festa del libro e della rosa si celebrò per la prima volta il 7 ottobre 1926. L’idea originale fu dello scrittore valenziano Vicente Clavel Andrés che la propose alla Cámara Oficial del Libro de Barcelona. Poco dopo, nel 1930, si cambiò la data al 23 aprile per commemorare nello stesso giorno l’anniversario della morte degli scrittori Miguel de Cervantes e William Shakespeare (il 23 aprile si celebrano, come detto, anche altri illustri anniversari di nascita o morte di scrittori come Josep Pla (1981), Maurice Druon (1918), Halldór Laxness (1902), Vladimir Nabokov (1899) e Manuel Mejía Vallejo (1923). Nel 1964 tutti i paesi di lingua spagnola e portoghese adottarono tale data per festeggiare il libro (e la lettura) e nel 1993 una simile scelta fu presa anche dai paesi della Comunità Europea. Fu proprio a partire da tali positive premesse, e con l’appoggio dell’Unione Internazionale degli Editori, che il governo spagnolo presentò all’Unesco la proposta di promuovere per il 23 aprile la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, proclamata da questa organizzazione nel 1995. L’omaggio floreale è legato alla leggenda che vede San Giorgio raccogliere una rosa nata dal sangue del drago sconfitto, per donarla alla Principessa a cui aveva salvato la vita.