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giovedì, Ottobre 10, 2024
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L’Italia non è un paese per esseri a cuori battenti

Il massacro della Psichiatra, Barbara Capovani, mentre usciva dall’ospedale pubblico di Pisa, dove lavorava è un esempio di come i Medici, come le categorie più vulnerabili, sono vittime sacrificali finali di uno Stato infame, ladro, disonesto, che scarica su di essi la risultante di ogni spartizione delle spoglie sanguinanti della Repubblica.

Santo Gioffrè

Il massacro della Psichiatra, Barbara Capovani, mentre usciva dall’ospedale pubblico di Pisa, dove lavorava, non è il leggiadro racconto di un qualsiasi tg, con commento fuggitivo, messo lì in fondo, dopo che per mezz’ora hanno raccontato il tutto del niente, come le trasmissioni della maga di Varese, testé arrestata, che, per far guarire le persone a ritmo di migliaia di euro, imponeva la ricerca di ossa in sette cimiteri diversi. No! Al di là delle motivazioni che l’assassino addurrà per non pagare nulla, l’ennesima aggressione ed uccisione di una Dottoressa Psichiatra, in Italia, è l’ennesima, subdola sintomatologia fomentata dal disprezzo per la regola della disciplina della umana normalità. Da 43 anni non esiste, in Italia, la Repubblica. L’Italia è l’unico Stato in Europa dove l’esercizio del potere e la conduzione dello Stato, è un sentimento aleatorio, virtuale, immaginifico, drammaticamente impattante sulle aspettative e prospettive di vita della gente comune. Si vive dentro una bolla, dove le dinamiche economiche e le sfaccettature sociali, sono il sunto di variabili che con l’Italia non hanno nulla a che fare. Siamo dentro la Repubblica senza farne parte dinamica e tutto quello che ci appare, non appartiene al nostro essere, ma a ciò che ci infondono attraverso la quarantennale falsificazione delle notizie e dell’emanazione delle leggi. Notizie a sua volta manipolate e leggi violate, per sempre, da chi li fa e da chi li applica. No, se da 40 anni si ammazzano, sicuri dell’impunità, Medici, come Operai, come povera Gente, Donne, Neri, Migranti, Reietti, Bambini, e trionfano e vivono e comandano sempre i medesimi, cambiati di abito: le guardie, superblindate e scortate e i ladri, impuniti da sempre, l’Italia non è un paese per esseri a cuori battenti. No, non lo è. Ci sono stati migliaia di aggressioni a Medici: sfregiati, stuprate, assassinati, bastonati nella totale indifferenza dello Stato. Lasciati soli, in mano ad ogni assassino, mentre loro di proteggono con scorte, macchine blindate, carrarmati, missili… Oltre la momentanea, liturgica retorica ciceroniana per usi convenevoli. Si ammazza un Medico che, di solito, opera nelle realtà più complesse, a volte isolate, perché chi lo fa, li sa Esseri disarmati, impreparati a difendersi in quanto la loro missione è salvare vite o curare il corpo e la mente. I Medici, come le categorie più vulnerabili, sono vittime sacrificali finali di uno Stato infame, ladro, disonesto, che scarica su di sssi la risultante di ogni spartizione delle spoglie sanguinanti della Repubblica.

 

 

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