sabato, Luglio 12, 2025
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Ma esistono ancora politici in Calabria? Semplice, no!

 Francesco Salerno

No, il titolo che avete appena letto non è una provocazione ma una semplice constatazione.

La nostra regione ha perso, direi ormai da anni, i propri politici. In altre parole, ne siamo sprovvisti. Certo, non che a livello nazionale vi sia chissà che, basti guardare Salvini, Tajani o Schlein, ma occupiamoci della Calabria per ora.

Come è possibile affermare che non vi siano politici? Semplice, basti vedere il caso dell’autonomia differenziata, la manovra statale che distruggerà il Sud.

Ora, dinnanzi ad una tale questione dovrebbe essere fisiologico che i “politici” calabresi prendano posizione, anche in maniera forte. Non esiste, infatti, politica senza ideali e passione.

Ma indovinate un po’? Silenzio.

Sì, l’opposizione ha timidamente rilasciato qualche comunicato ma troppo poco e troppo scialbo per essere “politico”.

D’altro canto, la maggioranza si è chiamata al dictat governativo, forse in cambio di qualche mancia per la regione, chissà…

Sta di fatto che nessuno, dal presidente all’ultimo dei consiglieri regionali, ha fatto il “casino” che avrebbe dovuto da uomo e politico provvisto di ideali e passione. Il motivo?

Ma è elementare: non sono politici ma politicanti.

In essi non vi è ideologia, né visione del futuro, né passione.

Sono bravi a fingere di avere queste cose, a parlare politichese (lingua straordinaria che ti permette di salire su un palco, parlare due ore e non dire nulla) e raccogliere voti attraverso piccoli favorini e finanziamenti a questo o quel comune, sperando poi che le proprie preferenze salgano da 100 a 150.

Tutto qui, nulla di più nulla di meno.

Ma lo si era visto anche quando si paventava di chiudere per due anni la Limina. Ricordate? Dalla Regione il silenzio totale di tutti.

E sulla 106, la strada della morte, avete udito qualcuno? Macché, troppo impegnati ad andare alla sagra del fungo porcino per farsi due foto.

E sul Ponte di Messina? Ah, no, là si doveva ubbidire a Salvini, alleato indispensabile a Roma (in Sardegna è passato dall’11% al 3%, ma non ditelo ai leghisti calabresi o verrà loro un infarto).

E ora sull’autonomia? Eh, spiace ma si doveva presenziare alla manifestazione con ospite Tajani che, con il suo sguardo tipico di chi ha appena visto la Madonna, è venuto in Calabria a raccontare le solite 4 favole a cui nessuno può credere.

Ora, detto tutto ciò è evidente che il voto in Calabria è divenuto un qualcosa di futile. Destra, sinistra o centro non farete altro che inviare un nuovo soggetto raccatta voti a prendersi un super stipendio per non fare altro che postare foto sui social e scrivere post ridicoli su argomenti che nemmeno capisce.

Per mio conto ho risolto decidendo che il giorno delle votazioni regionali me ne andrò in barca a pulire il mare dai rifiuti umani. Almeno così facendo contribuirò a togliere qualche “stronzo” dalla circolazione e non a mettercelo…

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