Purtroppo non tutti si trovano d’accordo col quanto scritto precedentemente su un altro articolo. La discarica di Melicuccà è un arma a doppio taglio, se da una parte è considerata la risoluzione di problematiche, dall’altra invece è l’ideatrice di altri. Noi abbiamo deciso di dare voce a tutte le opinioni diffuse nella società, favorevoli e contrarie, perchè questo significa vivere in una democrazia: tutti hanno il diritto di poter esprimere la propria opinione.
Adesso basta!
Che il Sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio la smetta di fare sterile propaganda politica su tematiche così importanti.
Che si assuma le proprie responsabilità e agisca politicamente contro la Città Metropolitana di Reggio Calabria non soltanto nel suo ruolo di primo cittadino della Città di Palmi, ma anche quale consigliere metropolitano e titolare di deleghe.
Che inviti i suoi compagni in seno alla Città Metropolitana a desistere dall’intento di aprire un’autentica bomba ecologica.
E’ ora che la smetta di usare i social come una clava per giustificare la propria inconcludenza e di giocare allo scarica barile.
Cresca finalmente e dimostri senso delle Istituzioni.
Compia, finalmente, atti politici concreti in Consiglio Metropolitano di fronte alla sua stessa maggioranza, che sta conducendo l’Ente verso una scelta assolutamente non in linea con l‘interesse primario dei cittadini, quale è il diritto alla salute, ma neanche con il nuovo piano regionale sui rifiuti predisposto dal Governo Regionale del Presidente Occhiuto incentrato su incentivi alla raccolta differenziata e sulla realizzazione di nuovi e moderni impianti e non certo sull’apertura di nuove discariche.
Così è riportato nelle linee programmatiche della nuova giunta regionale, ma anche nel Documento tecnico di indirizzo – Gestione dei Rifiuti urbani.
Questa è la verità, nessun via libera a Melicuccà.
Certo bisognerebbe prima leggerle e conoscerle.
E’ ora di passare dalle parole ai fatti, basta!
Desista, inoltre, dal continuare ad utilizzare la pagina Istituzionale del Comune di Palmi, finanziata con i soldi dei contribuenti palmesi, a proprio uso e consumo politico, peraltro, diffondendo menzogne a scopo propagandistico e creando un continuo clima da campagna elettorale.
La verità è un’altra ed è stata ammessa dallo stesso Sindaco facente funzione della Città Metropolitana di Reggio Calabria, espressione della stessa maggioranza del Sindaco di Palmi che con lui “governa” l’Area Metropolitana.
Il facente funzione ha rilasciato ieri dichiarazioni di felicità, imprudenti, inaccettabili e che vanno decisamente confutate, non corrispondenti nei fatti, peraltro, ai reali esiti delle indagini condotte dall’Arpacal, almeno ad oggi.
E’ stato Lui a fare nomi e cognomi di chi ha voluto e vuole fortemente aprire la discarica di Melicuccà.
Ma andiamo per ordine per capire cosa sta succedendo.
La Regione Calabria, su sollecitazione della Città Metropolitana di Reggio Calabria, ha conferito incarico all’ARPACAL al fine di condurre uno studio preliminare della sorgente VINA e del suo bacino imbrifero in modo da indicare i criteri e definire le tipologie di analisi nonché le metodologie ritenute più idonee al fine di supportare l’Ente Regionale negli adempimenti previsti per “Disciplina delle aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano”, ai sensi dell’art. 94 del d.lgs n. 152/2006.
Sulla scorta delle indicazioni prospettate, lo studio è stato rivolto ad individuare le attività da porre in essere allo scopo di tutelare le acque sotterranee che alimentano la sorgente VINA, ubicata all’interno del Bacino Idrografico Arena, oggetto dello studio.
L’ARPACAL, quindi, ha provveduto ad individuare il contesto idrogeologico, i corpi idrici sotterranei e sono state individuate, soltanto preliminarmente, le aree di salvaguardia.
Ciò che però preoccupa principalmente sono le valutazioni sulle condizioni di criticità riscontrate che potrebbero influenzare negativamente le acque sotterranee.
In particolare, secondo l’ARPACAL, “Durante il sopralluogo effettuato sono state riscontrate alcune aree che potrebbe indurre condizioni di potenziale criticità verso le acque sotterranee. Tali aree critiche, ubicate nei pressi del confine comunale tra i Comuni di Melicuccà e Bagnara Calabra, possono essere ricondotte, in modo non esaustivo, alla presenza di insediamenti produttivi, aree degradate, abbandono di rifiuto, aree di discarica. Altre potenziali condizioni di criticità potrebbero derivare dalle produzioni agricole con l’uso di concimi, pesticidi, spandimenti, o altri tipi di inquinanti, ubicate in diverse località del bacino imbrifero nonché dalle attività zootecniche e pascolo.”.
Inoltre, l’ARPACAL a conclusione dello studio, ha ritenuto che, ancor prima di procedere alla successiva fase di individuazione definitiva delle aree di salvaguardia, sia necessario definire la vulnerabilità.
Ha argomentato, sostenendo che la stima della vulnerabilità e le carte della sua distribuzione areale, hanno fondamentale importanza nell’ambito della protezione delle risorse idriche sotterranee, poiché contribuiscono ad orientare le scelte relative all’uso del suolo e quindi a definire le zone di protezione degli acquiferi e a stabilire le normative di tutela.
Orbene, alla luce delle considerazioni tecniche che precedono, che vanno ad aggiungersi a quelle già condotte dal CNR che hanno evidenziato le forti criticità dell’intervento che la Città Metropolitana intende realizzare, ci si chiede come possa il Sindaco Metropolitano affermare, peraltro sulla scorta di uno studio preliminare, che “Una volta ultimati gli approfondimenti richiesti sia al CNR che ad Arpacal, possiamo affermare che non esistono rischi per la nostra comunità.” e, in tal senso, preannunciare la prossima apertura della discarica di Melicuccà.
E’ il Sindaco Metropolitano che rivendica il “successo” quasi con scene di giubilo il risultato come “…un obiettivo davvero qualificante, che segue gli indirizzi politici di inizio mandato, fissati dal Sindaco Giuseppe Falcomatà…” e, inoltre, che “Grazie al lavoro sforzo prodotto dagli uffici di Palazzo Alvaro e al lavoro brillantemente coordinato dal Consigliere delegato all’Ambiente Salvatrore Fuda, e dai Dirigenti Pietro Foti prima e Vincenzo De Matteis dopo, finalmente possiamo aprire l’impianto.”.
Ci chiediamo come possa il Sindaco facente funzione Versace esprimersi in questo modo e il Sindaco Ranuccio accettarlo, sedendosi al Suo fianco in Consiglio Metropolitano.
La tutela della salute risulta essere in contrasto netto con l’apertura di una nuova discarica, specie nel caso che ci occupa e con le criticità insite nel sito prescelto.
Che la Città Metropolitana di Reggio Calabria abbandoni l’idea folle di realizzare una discarica in quel sito e che il Sindaco Ranuccio dimostri coraggio e si opponga, ma nei Palazzi delle Istituzioni non sui social.
A nulla rileva l’intenzione iniziale di destinare inizialmente quei luoghi a sito di stoccaggio, quell’area è di vitale importanza e va preservata, non messa in pericolo con il disastro che ne potrebbe derivare nel caso di infiltrazione di sostanze inquinanti nel sottosuolo e nelle acque che alimentano la sorgente Vina, oltre che bonificata nel più breve tempo possibile.
Neanche Melicuccà può diventare la discarica dell’Area Metropolitana di Reggio Calabria, specie se a rischio c’è la salute dei cittadini!
Adesso basta!