La Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario nazionale, ha svolto l’audizione dell’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Monte dei Paschi di Siena, Luigi Lovaglio. Inoltre il vicepresidente dell’omonima Commissione aggiunge “molti dipendenti, in Toscana ed anche in Calabria, chiedono ai parlamentari informazioni anche in merito ai previsti prepensionamenti”.
«Oggi apprendiamo nuove informazioni sulle strategie di rilancio di Banca Monte dei Paschi di Siena. – ha sottolineato l’Onorevole Felice Maurizio D’Ettore, vicepresidente della Commissione – La Commissione Banche intende monitorare il progetto di rilancio di MPS avviato nel corso degli ultimi mesi anche grazie alla nuova Governance: il Monte dei Paschi deve essere il motore economico e sociale dello sviluppo attivo del territorio, rispettando la professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno sempre dimostrato un grande spirito di appartenenza e dedizione».
Come ricorda D’Ettore, che in Calabria ed in Toscana è in contatto con molti dipendenti Mps ed alcune organizzazioni sindacali che chiedono informazioni anche in merito ai previsti prepensionamenti, il nuovo Piano Industriale prevede un aumento di capitale di 2,5 miliardi di euro che non comporterà effetti diluitivi in capo all’azionista pubblico; il Monte dei Paschi utilizzerà 800 milioni per finanziarie il prepensionamento di 3.500 uscite volontarie entro fine novembre.
L’ AD dottor Lovaglio è stato molto puntuale durante l’audizione in Commissione Banche ed ha ben tracciato, nei particolari, il progetto di rilancio di MPS.
Dal canto suo l’onorevole Carla Ruocco, presidente della Commissione, evidenzia che «La proroga del termine per la cessione della Banca rappresenta un grande risultato a cui ha contribuito il Parlamento. In questo quadro, il negoziato in atto con la DG Comp è un tassello essenziale per la migliore valorizzazione della partecipata pubblica nonché per l’eventuale individuazione di un Anchor Investor. Sono convinta che lo Stato abbia i mezzi e le capacità per poter rilanciare la banca, anche in eventuali ipotesi di aggregazione, a beneficio di tutti i contribuenti, i dipendenti e, più in generale, del sistema bancario nazionale. Come Commissione banche continueremo a seguire gli sviluppi e le azioni future».