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sabato, Luglio 27, 2024
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Operazione “Scuderia”, sequestrati beni per 200 milioni a 3 imprenditori

Il Tribunale di Catanzaro, sezione misure di prevenzione, con l’ausilio della DDA, ha dato mandato alla Guardia di Finanza di eseguire il sequestro preventivo di beni di un valore pari a circa 200 milioni di euro nei confronti di 3 imprenditori catanzaresi: Antonio Lobello e i figli Giuseppe e Daniele, coinvolti nell’operazione “Coccodrillo” di marzo scorso e accusati di interposizione fittizia di beni, riciclaggio e autoriciclaggio, oltre che (per quanto concerne Giuseppe Lobello di concorso esterno in associazione di stampo mafioso ed estorsione).

L’indagine e i sequestri

I sequestri odierni integrano quelli eseguiti contro presunti prestanome della famiglia Lobello, nell’ambito dell’operazione “Coccodrillo”. Infatti, secondo gli inquirenti, per evitare indagini e misure di prevenzione, come le interdittive antimafia già emanate contro alcune loro società, i Lobello avrebbero fatto ricorso a vari prestanome, creando una vera e propria “holding familiare”.

I sequestri di oggi hanno riguardato 10 fabbricati e 49 terreni ubicati nei territori di Catanzaro, Simeri Crichi, Settingiano, in provincia di Catanzaro, e Cirò Marina (Crotone), 67 automezzi, 5 motoveicoli, quote sociali relative a 13 aziende con sede a Catanzaro, Simeri Crichi e Firenze, complessi aziendali di 12 società operanti nel settore dell’edilizia pubblica e privata e aggiudicatarie di numerosi appalti pubblici, complesso aziendale di una società operante nel settore della ristorazione e diverse disponibilità bancarie e finanziarie, nonché la società proprietaria di un esteso cantiere per la produzione del calcestruzzo, ubicato nella frazione Lido di Catanzaro.

 

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