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giovedì, Maggio 2, 2024
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Platì: cadono molte accuse dell’Operazione Campagna Soprana

Cadono le accuse di associazione per traffico di sostanze stupefacenti, banda armata, traffico di armi, quattro estorsioni aggravate dal metodo mafioso, una serie di intimidazioni e diverse cessione di droga per Barbaro Antonio e Barbaro Rocco, rispettivamente padre e figlio,  e per il coimputato Sergi Domenico, tutti originari di Platì ma residenti da diversi anni nella città meneghina, condannati in primo grado dal Gup di Milano rispettivamente a 18 anni, 16 anni e 8 mesi, 8 anni e 8 mesi.

Le indagini, durate tre anni, sono state condotte dalla Guardia di Finanza di Pavia con la coordinazione della Procura della Repubblica di Pavia e della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, giunte al termine con il sequestro di ingenti quantità di sostanza stupefacente e l’arresto di 34 persone.       .
Nel processo di primo grado l’accusa aveva richiesto e ottenuto pene pesanti per i Barbaro, ai quali era stato riconosciuto il ruolo di promotori e finanziatori dell’associazione, rideterminate dalla Corte di Appello di Milano, che ha accolto la tesi difensiva degli avvocati Giuseppe Zangari del foro di Locri e Jacopo Cappetta del foro di Milano, annullando il reato associativo, le estorsioni aggravate dal metodo mafioso, la banda armata, il traffico di armi, e confermato solo alcuni reati di spaccio, riducendo la pena a Barbaro Antonio da 18 anni a 7, a Barbaro Rocco da 16 anni e 8 mesi a 3 anni e 10 mesi, a Sergi Domenico da 8 anni e 8 mesi a 5 anni e 7 mesi, quest’ultimo difeso dagli avvocati Marco Gemelli e Michele Sergi del foro di Reggio Calabria.

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