di Giuseppe Gervasi
La Calabria è un viaggio
nel passato,
un dolore lacerante al petto,
il vento di fine estate,
che fa esplodere la malinconia.
È una littorina,
che trasporta pagine di vita.
La Calabria è un attimo,
che fugge via.
È donna meravigliosa,
madre di troppi figli.
La Calabria è amore folle,
che fa male, troppo male.
La Calabria è un sogno spezzato.
La Calabria è una foglia verde,
ingiallita da mani sporche.
La Calabria è la mia terra,
dove voglio vivere,
dove voglio morire.
La Calabria è un treno lento,
su binari d’oro,
d’argento,
di bronzo,
di ferro arrugginito: freddo.