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sabato, Dicembre 14, 2024
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Prefettura: a Reggio Calabria siglato protocollo per l’inserimento socio lavorativo dei detenuti

La Prefettura di Reggio Calabria ha siglato un Protocollo di intesa per favorire l’inserimento socio-lavorativo delle persone soggette a restrizioni sulla libertà personale nel territorio della Città metropolitana.
“L’accordo – è scritto in un comunicato – prevede il coinvolgimento, oltre che della Prefettura, dell’Assessorato regionale politiche per il lavoro, formazione professionale, turismo, tutela dell’ambiente, Its e alta formazione, del Tribunale di Sorveglianza, delle Direzioni degli Istituti penitenziari di Reggio, delle Case Circondariali di Palmi e Locri, dell’Istituto a Custodia Attenuata di Laureana di Borrello, dell’Ufficio Distrettuale di Esecuzione Penale Esterna, di Confindustria, dell’Ance, del Fai, del Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, del Garante comunale dei diritti delle persone private della libertà personale, dell’Ordine dei Consulenti del lavoro, dell’Arpal – Azienda Calabria lavoro, del Centro per l’impiego e dell’Ente scuola edile formazione e sicurezza di Reggio”.

L’accordo prevede il coinvolgimento, oltre della prefettura, dell’assessorato regionale politiche per il lavoro, formazione professionale, turismo, tutela dell’ambiente, Its e alta formazione, del tribunale di sorveglianza, delle direzioni degli Istituti penitenziari di Reggio Calabria, delle Case circondariali di Palmi e Locri, dell’Istituto a custodia attenuata di Laureana di Borrello, dell’Ufficio distrettuale di esecuzione penale esterna, di Confindustria, dell’Ance, del Fai, del garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, del garante comunale dei diritti delle persone private della libertà personale, dell’Ordine dei consulenti del lavoro, dell’Arpal – Azienda Calabria lavoro, del Centro per l’impiego di Reggio Calabria, dell’Ente Scuola Edile Formazione e Sicurezza di Reggio Calabria. Obiettivo del protocollo è quello di assicurare alle persone soggette a restrizioni della libertà personale una formazione specifica che consenta di operare nei cantieri edili, favorendone il reinserimento sociale attraverso l’avviamento professionale – in particolare – nel settore edilizio.

Vengono quindi previsti percorsi di formazione professionale e di orientamento al lavoro, organizzati nell’ambito di una strategia complessiva che coinvolge tutti gli attori istituzionali competenti. Le direzioni degli Istituti penitenziari e l’Ufficio distrettuale di esecuzione penale esterna, dunque, individueranno le persone potenzialmente interessate e ritenute idonee, che saranno autorizzate dalla magistratura di sorveglianza a partecipare ai corsi di formazione professionale e di addestramento svolti dall’Ente Scuola Edile Formazione e Sicurezza, e ai tirocini formativi e di orientamento organizzati dal Centro per l’impiego e da Arpal. L’intesa mira a offrire una efficace occasione di riscatto a coloro i quali hanno portato avanti con successo il percorso di rieducazione, ed a costruire un positivo modello di sana reintegrazione nel tessuto della società civile.

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