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sabato, Ottobre 5, 2024
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Processo Open Arms: accusa e difesa contro Matteo Salvini

Il Pubblico Ministero nell’ambito del processo Open Arms, accusa Matteo Salvini di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per avere impedito, cinque anni fa nel 2019, lo sbarco della nave Ong “Open Arms” di 147 migranti a Lampedusa. «Ci accingiamo a chiedere la condanna dell’imputato a 6 anni di reclusione», ha detto il Pubblico Ministero. Salvini risponde «Sono colpevole di aver difeso l’Italia».

Il processo contro Matteo Salvini è iniziato a Palermo con molte polemiche. La vicenda riporta i fatti accaduti cinque anni fa, nel 2019 quando Salvini l’allora Ministro dell’Interno, si rifiutò di far sbarcare e attraccare la nave Ong Open Arms con 147 migranti a bordo sulle coste di Lampedusa. Per questo motivo, l’accusa ha chiesto 6 anni di carcere per Matteo Salvini con l’accusa di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio.

Il processo è diventato subito terreno di scontro politico a Palazzo Chigi ma, anche sui canali social, dove Salvini si è difeso approfittando dell’occasione per sferrare un attacco alla Magistratura e all’opposizione. La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, definisce la vicenda così «è un precedente pericoloso accusare il Ministro Salvini perché stava difendendo i confini italiani». Subito la Segretaria del PD, Elly Schlein si è appellata al rispetto dell’indipendenza del potere giudiziario: «ho trovato inopportuno l’intervento della Presidente del Consiglio Meloni sul Ministro Salvini. Il potere esecutivo e giudiziario sono indipendenti, separati e autonomi. E quindi il rispetto istituzionale imporrebbe di non mettersi a commentare dei processi che sono aperti. Anche se stupisce che la Presidente abbia trovato il tempo per commentare il processo a Salvini, ma non a quello di Giovanni Toti».

È bene ricordare che Matteo Salvini è accusato di sequestro di persona per aver trattenuto 147 migranti per 20 giorni, a luglio del 2019, a bordo di una nave dell’organizzazione spagnola non governativa negando lo sbarco a Lampedusa. Non esiste il reato di “difesa dei confini”, come pronunciato più volte dal Ministro Salvini e dalla Presidente Meloni, bensì esiste il reato di sequestro di persona, che è quello di cui è accusato il Ministro. Salvini non è rimasto in silenzio e proprio ieri sera ha pubblicato un video sui propri canali social subito dopo la richiesta di condanna da parte del Procuratore Aggiunto Marzia Sabella e dei Sostituti Calogero Ferrara e Giorgia Righi dell’aula bunker del Pagliarelli di Palermo. Nel video Matteo Salvini elenca una serie di dichiarazioni contro la sinistra all’opposizione, la quale avrebbe deciso che «difendere i confini italiani è un reato», sebbene non esista nessuna legge approvata da nessun partito su questo tipo di reato, considerando anche che nel 2019 era il suo partito ad essere al governo. Prosegue Salvini, e accusa la stessa Open Arms di testardaggine poichè quest’ultima si è rifiutata di attraccare ad un porto differente, nel diritto internazionale è espressamente dichiarato che i naufraghi salvati siano portati nel porto più sicuro e più vicino e in questo caso si trattava dell’Italia. Il Ministro poi continua «Grazie alla mia azione di Governo erano diminuiti sbarchi, morti e dispersi in mare. Non potevamo più essere il campo profughi di tutta Europa. Mai nessun governo e nessun ministro della storia è stato messo sotto accusa per aver difeso i confini del proprio paese. Mi dichiaro colpevole di aver difeso l’Italia e gli italiani.» In aula non c’era Salvini ma era presente il suo Avvocato, Giulia Bongiorno. A sostegno di Open Arms, invece, era presente l’attivista Luca Casarini, dell’Ong Mediterranea, che si è costituita parte civile nel processo.

Nel frattempo, Matteo Salvini ha avuto oggi, una riunione d’urgenza del Consiglio Federale della Lega alle 16.

Anche la Magistratura ha preso le parti. L’Associazione Nazionale Magistrati subito dopo il video del Ministro Salvini ha dichiarato: «Sono dichiarazioni gravi, non consone alle funzioni esercitate, in aperta violazione del principio di separazione dei poteri, indifferenti alle regole che disciplinano il processo, che minano la fiducia nelle istituzioni democratiche e che costituiscono indebite forme di pressione sui magistrati giudicanti. Sarà il Tribunale a vagliare la fondatezza dell’accusa, con indipendenza e terzietà, guidato solo dallo scrupoloso rispetto di tutte le norme vigenti in materia.»

Il video virale su tutti i canali social è finito anche sul grande schermo, in televisione, facendo allargare la protesta.

Rai News24 ha pubblicato, ieri, il video del Ministro Salvini sul canale all news trasmettendolo in televisione come servizio pubblico. Non sono mancate così le polemiche del Comitato di Redazione di Rai News24 «Ancora una volta il nostro canale è stato usato come megafono per le dichiarazioni di un membro di primo piano del governo. Ancora una volta sono saltate le regole del buon giornalismo e il lavoro di mediazione di una intera redazione».

Una presa di posizione che fa scattare la reazione di alcuni Parlamentari della Lega in Commissione di Vigilanza Rai, Giorgio Maria Bergesio, Ingrid Bisa, Stefano Candiani, Elena Maccanti, Tilde Minasi ed Elena Murelli che hanno dichiarato: «Sconcertante polemica del Cdr di RaiNews, indignato perché è stata mandata in onda la reazione di Matteo Salvini alle richieste dei pm di Palermo.» D’altra parte invece Angelo Bonelli, deputato e membro della Commissione Vigilanza Rai si è opposto alla prima dichiarazione: «La Rai è strumento di propaganda a disposizione del governo. Il servizio del monologo di Salvini sulla vicenda Open Arms mandato in onda integralmente su Rainews senza neanche un contraddittorio in studio o una intervista, ma addirittura prendendo dai social del leader della Lega va contro tutte le regole deontologiche del giornalismo e somiglia ai monologhi che possiamo vedere solo nella Corea del Nord di Kim Jong-un.»

Il Sindacato Usigrai per la tutela dei giornalisti Rai ha dichiarato «Ai parlamentari della Lega in Commissione di Vigilanza la Rai piace così ma ai giornalisti no. Spendano la loro solidarietà su battaglie più nobili e imparino anche loro che il giornalismo è fatto di domande e risposte e non di dichiarazioni senza contraddittorio».

Anche fuori dall’Italia arrivano messaggi di presa di posizione. Sulla piattaforma X/Twitter, il Primo Ministro Ungherese Viktor Orban ha dichiarato: «Chi difende l’Europa viene costantemente penalizzato, Matteo Salvini è il nostro eroe.»

Il prossimo 18 ottobre sarà proprio la difesa di Salvini protagonista dell’ultima udienza, per quel giorno sono state annunciate manifestazioni in piazza dalla Lega. La sentenza potrebbe arrivare entro la fine dell’anno.

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