L’ex sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, è stato assolto dall’accusa di peculato che gli veniva contestata in relazione alla gestione dei rimborsi per spese di rappresentanza del Comune.
La sentenza é stata emessa dal gup del Tribunale di Cosenza Claudia Pingitore, a conclusione del processo con rito abbreviato a carico di Occhiuto.
Queste sono state le prime parole pronunciate dell’ex sindaco, al termine della sentenza: “Oggi mi risveglio da un brutto incubo. Il mio stato d’animo è proprio questo… Sentire che posso tirare un sospiro di sollievo per un’ingiustizia che mi ha causato lunga gogna mediatica, diffamazioni e il solito serpeggiante dubbio da parte di chi non vedeva l’ora di insinuare sospetti sulla mia onestà”.
Invece, è stato rinviato a giudizio, per peculato in concorso, in sede di udienza preliminare, l’ex capo della segreteria di Occhiuto, Giuseppe Cirò, e la funzionaria dell’ufficio Economato del Comune Ada Federico. Inoltre, è stato disposto il non luogo a procedere per Bruno Palermo, anche lui funzionario dell’ufficio Economato.
L’inchiesta della Procura della Repubblica di Cosenza, in cui era indagato Mario Occhiuto era stata avviata dopo la denuncia presentata dallo stesso ex sindaco nei confronti di Giuseppe Cirò, in relazione ad un presunto utilizzo indebito delle spese di rappresentanza.