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mercoledì, Ottobre 16, 2024
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Proposte per l’Autonomia Differenziata e la Salvaguardia del Sud Italia

L’autonomia differenziata potrebbe impoverire il sud Italia e minare la sostenibilità dei livelli essenziali di assistenza e sanità. Per contrastare questa prospettiva, è essenziale attrarre aziende del nord ed europee, consentendo una tassazione territoriale favorevole. Inoltre, si propone di detassare il petrolio estratto e raffinato localmente e di introdurre dazi sulla benzina venduta fuori dal sud. La Calabria dovrebbe gestire le proprie risorse energetiche, il porto di Gioia Tauro, e incassare le royalty sui gasdotti. Queste misure mirano a compensare le mancate entrate e promuovere la competitività regionale.

 

Adolfo Melignano 

 

A proposito di autonomia differenziata  

  • Idee da coltivare a sud – 

Un elenco per la politica del meridione d’Italia da mandare alla politica tutta, al presidente Occhiuto. 

 Visto che ci voglio impoverire con questa nuova legge, e spaccare il paese ed è chiaro che non saranno sostenibili i LEP (livelli essenziali prestazioni) per assistenza e sanità, non sostenibili nei costi elevatissimi, come certificano le relazioni di un ente terzo – Banca d’Italia –  

 A questo punto suggerirei di capire in che modo attrarre aziende del nord ed europee, che vendono ovunque ma quelle italiane, incassano il 50% dell’IVA nelle sedi di residenza fiscale quasi tutte a nord.  

 Allora bisognerebbe consentire alle regioni, di poter fare una diversa tassazione, fatta per territorio così il meridionale, potrebbe attrarre imprenditori e sedi legali di società. 

 Andrebbe valutata se in questa autonomia è possibile?  

Altrimenti bisognerebbe visto che vanno di moda, mettere “DAZI “ per la benzina venduta fuori del sud, e magari prevedere sconti ai residenti, come fanno in alcune aree d’Europa, o dove c’è dumping fiscale !  

Detassare i residenti per acquisto di petrolio estratto è raffinato in queste aree, e mettere più tasse per quel che si vende fuori dal sud, ai ormai ai clienti del Nord Italia o d’Europa così impariamo a non essere nazione ed a essere competitivi otmizzando  gli utili a compensazione delle mancate entrate sui LEP.  

 Aggiungerei ancora un altro elenco , che la Calabria può e deve rivendicare:  

 1) la gestione delle risorse energetiche prodotte (attualmente produce il doppio dell’energia che necessità e non ha alcun beneficio),  

2)  la gestione del porto di Gioia Tauro con incasso imposte di sdoganamento merci,  

3) incassare le royalty sui gasdotti che l’attraversano,  

4)deve limitare gli acquisti delle merci prodotte nel nord,  la gestione autonoma del patrimonio artistico, decidere quali sono le infrastrutture su cui investire, ecc. ecc 

 Ecco perché non è banale dire, che questi disfattisti incapaci, vogliono metterci uno contro l’altro, e spaccare il paese, perché poi si arriva a queste proposte per sopravvivere 

 E poi così i secessionisti, si attaccano al tram  

 

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