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Quale futuro della Diga sul Lordo?

Una delegazione dei gruppi consiliari di minoranza “Siderno 2030” e “La nostra missione” si sono incontrati il 16 marzo (2022) presso la sede del Consorzio di Bonifica “Alto Jonio Reggino” con il Presidente del Consorzio Pasquale Brizzi, professionista competente e disponibile al dialogo, alla presenza del consigliere regionale Giacomo Crinò, sempre pronto a spendersi per il territorio.

L’obiettivo dell’incontro è stato quello di avere il quadro della situazione circa la rifunzionalizzazione della Diga sul Lordo, soprattutto in seguito al recente studio sul rischio idraulico a valle della diga. Lo studio svolto ha permesso di esaminare cosa accadrebbe se l’invaso fosse riempito.

Il Presidente Brizzi ha dato notizie molto positive a riguardo. Infatti, il gruppo di progettazione, guidato dal geologo Valori, ha inviato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il progetto definitivo che, in uno ad altre indagini già effettuate ed acquisite dal Ministero, sarà a breve integrato da un’analisi termografica, i cui dati sono in fase di elaborazione.

Da cronoprogramma, una volta approvato il progetto definitivo dal Ministero, saranno necessari 20 giorni per la redazione del progetto esecutivo e si potrà avviare la pratica di cantierizzazione dell’opera per la cui realizzazione è stanziata una disponibilità di 6,654 milioni di euro.  

Secondo l’attuale progetto i lavori avranno una durata di diciotto mesi. Tuttavia, per eccesso di zelo, sembra che il Ministero abbia modificato la fonte finanziaria da cui attingere le risorse. I lavori non saranno più finanziati dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, secondo cui perentoriamente la realizzazione avrebbe dovuto completarsi entro il 31 dicembre 2025, bensì dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per cui tale scadenza si sposta al 31 dicembre 2026.

L’intervento principale sarà quello di ripristino del pozzo di accesso alla camera di manovra dello scarico di fondo, danneggiato da una lesione, anche se il Ministero darà sicuramente la possibilità di integrare altri interventi per la valorizzazione dell’intero invaso della diga. 

La stessa, infatti, oltre a costituire una significativa risorsa per scopi irrigui, può rappresentare un importante volano per lo sviluppo turistico della zona attraverso la realizzazione, per esempio, di un orto botanico, di percorsi naturalistici, di una ciclovia, di un parco giochi per bambini e di zone in cui svolgere numerose attività sportive.

Nel corso dell’incontro, oltre alla questione diga, si è avuto modo di discutere di altri possibili utilizzi correlati, la cui concreta fattibilità sarà verificata nelle prossime settimane.

L’auspicio è che attraverso la collaborazione tra Governo Regionale, Enti territoriali e forze politiche locali si possa perseguire sempre il bene della collettività dell’intera zona 

Appare evidente, infatti, che la rifunzionalizzazione e valorizzazione della Diga sul Lordo potrà portare benefici a tutta la Locride.

          

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