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venerdì, Aprile 19, 2024
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Rimandati a Settembre: U ‘ndi vaji bona, diremmo noi!

È solo stata posticipata di qualche mese, la chiusura della Jonio-Tirreno che alla fine dei giochi arriverà e i disagi che saremo costretti a vivere non saranno di certo meno importanti.

«Per venire incontro alle esigenze del territorio e per non creare disagi al traffico veicolare – fanno sapere da Catanzaro – nei primi week-end che precedono l’esodo estivo, i lavori di manutenzione, che renderanno necessaria la chiusura della galleria, saranno avviati nei primi giorni del mese di settembre con conseguente chiusura totale della strada per una tempistica non inferire a 70 giorni».

…U ‘ndi vaji bona, diremmo noi!

Ci sarà un percorso alternativo da Mammola, che aumenterebbe di 30 minuti il percorso. Nonostante una riunione urgente organizzata dal prefetto di Reggio Calabria con i sindaci della Locride, il risultato anche se “rinviato a settembre” è lo stesso.

“Chisti simu e chisti di meritamu”. Mi viene questa frase a fronte di una decisione che ha dell’incredibile. Incredibile, perché chiudere l’unica via che porta la Locride fuori dall’isolamento e, allo stesso tempo, fa entrare nella Locride tutti i possibili visitatori. È un vero dramma, che porterà comunque ad una catastrofe economica, perché l’economia di questo territorio da anni poggia le proprie basi su turisti e visitatori che si guarderanno bene dal raggiungere questa terra. Purtroppo, chi amministra non ha nessuna cognizione di quello che sarà l’impatto di questa chiusura, mentre noi abbiamo fatto una statistica legata al precedente periodo di chiusura notturna che sconvolse notevolmente tutta l’economia della Locride.

Questo è. Anche perché chi ha preso questa decisione di fronte si trova una classe dirigente che non riuscirebbe a vincere una trattativa nemmeno con i Puffi. Com’è possibile che i nostri sindaci che sono andati alla riunione in prefettura possano non capire l’enorme catastrofe, che sta per abbattersi sui propri cittadini. Cosa faranno nei prossimi giorni i parlamentari partendo da Nicola Irto e Francesco Cannizzaro, o i consiglieri regionali, o chiunque può fare qualcosa? Niente non si hanno notizie, al momento su questa decisione abbiamo sentito solo le proteste del sindaco di Mammola, anche se è chiaro a tutti che il problema riguarderà anche tutti i centri della jonica. Aspettiamo, di vedere se c’è un politico degno di questo nome nella Locride, qualcuno che abbia il senso di rappresentare i cittadini, le aziende che da domani dovranno iniziare a licenziare. Purtroppo, la realtà è rappresentata dal presidente dei sindaci, Vincenzo Maesano, che con la coda tra le gambe ha annunciato che ci dobbiamo rassegnare e che ha ottenuto una seconda riunione, step, per la metà del mese di luglio. Ma chi volete che venga nella Locride se la strada di collegamento è chiusa per improcrastinabili motivi di sicurezza? Per favore! Questo è un paese che avrebbe bisogno di far resuscitare i vecchi politici, che hanno costruito l’Italia, non questa indegna classe dirigente, che programma il ponte sullo Stretto e non riesce a trovare una soluzione degna di questo nome per non isolare una popolazione di 150 mila persone.

Quindi, tornando alla frase iniziale, questi abbiamo eletto e la strada chiusa ci siamo meritati. Meditate gente, meditate!

 

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