“Ciao Rosario, ti voglio fare i complimenti per questa tua iniziativa che porta dibattito e discussione”.
Con queste parole, riferite ai primi numeri della Riviera, è nata l’amicizia con il professore Sgarlato. Ricordo bene che, da quel giorno, ha iniziato a trattarmi da uomo. Ci conoscevamo già, sono coetaneo di Pietro suo figlio e conosco bene anche Carlo e Antonio. Ricordo bene, l’eleganza che ebbe, quando fu eletto mio padre al Senato, venne la sera stessa a casa a salutarlo, insieme a Luciano Racco. Era una persona attenta, sempre pronto alla battuta e distante il giusto. Era originario di Reggio Calabria e si era trasferito qui dopo la laurea in Agraria. Ha insegnato Estimo per molti anni al geometra di Siderno, molti sono stati suoi alunni. In politica ha sempre militato nel partito Socialista, seguendo da vicino soprattutto le consigliature degli ultimi sindaci Catalano e Racco. Poi, come molti sidernesi si innamorò del civismo di Mimmo Panetta, ed entrò in consiglio comunale. Prima come presidente del consiglio e, nella seconda legislatura dello stesso sindaco, come Assessore all’Urbanistica ed ai lavori pubblici. Certamente, la sua grande passione è stata la montagna, in tutte le sue anime, sia come esperto cacciatore, sia come cercatore di funghi, mi dicono, ed anche il buon cibo che essa dona. Chi non lo ricorda al tennis club di Siderno, durante il torneo estivo, oppure a tifare Inter, la sua vera grande passione. Addio professore, sei stato una persona con cui era un piacere parlare e discutere, ci mancherai.
Un sentito sentimento di condoglianze a Pietro, Carlo, Antonio, la moglie ed i parenti tutti.